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venerdì, 16 Maggio 2025
HomeBariMistero morte Francesco Diviesti, corpo ritrovato in Puglia: analisi DNA confermano identità del parrucchiere
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Mistero morte Francesco Diviesti, corpo ritrovato in Puglia: analisi DNA confermano identità del parrucchiere

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L’esame del DNA eseguito con la massima urgenza dal team scientifico dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari ha confermato che il corpo semicarbonizzato rinvenuto nelle campagne di Canosa di Puglia e Minervino Murge il 29 aprile appartiene a Francesco Diviesti, un giovane parrucchiere di 26 anni originario di Barletta, scomparso misteriosamente il 25 aprile scorso.Il legale della famiglia, avvocato Michele Cianci, ha rilasciato una dichiarazione all’Ansa confermando la notizia e esprimendo la speranza che i resti del giovane possano essere rapidamente restituiti ai genitori, distrutti dal dolore per la perdita del figlio.Secondo quanto emerso durante le indagini, il corpo di Francesco sarebbe stato ritualmente bruciato da colpi di arma da fuoco prima che venisse dato alle fiamme. Gli inquirenti ritengono che la vittima sia stata raggiunta da diverse raffiche di pistola sparate da un’auto appostata nella zona.Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno aperto un fascicolo per omicidio aggravato dal metodo mafioso. Sono state identificate cinque persone sospettate di essere coinvolute nel crimine, tre donne e due uomini appartenenti a varie età comprese tra i 25 e i 57 anni.Tra le persone indagate figura anche un cittadino di nazionalità albanese. Gli investigatori hanno ricostruito che il giovane parrucchiere sarebbe stato coinvolto in una rissa poche ore prima della scomparsa, alla quale avrebbero partecipato due dei barlettani indagati.Il 26enne non aveva precedenti penali e la sera del 25 aprile era uscito di casa alle 20:30 per poi entrare nel locale in cui lavorava con il padre nel centro di Barletta. Le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona confermano questo racconto.Il corpo semicarbonizzato è stato ritrovato in una villa non lontana dal rudere in cui è stato scoperto, e la proprietà appartiene a un uomo di Minervino Murge. I resti del giovane sono stati messi sotto sequestro dagli investigatori per ulteriori esami.La famiglia di Francesco ha già riconosciuto due oggetti personali ritrovati sul cadavere: un bracciale e una collana che, stando alle ricostruzioni, erano gli stessi indossati dal figlio. L’inchiesta si sta intensificando con l’esame del DNA e le analisi tecniche effettuate sull’auto appostata nella zona di rilievo della rissa in cui sarebbe stato coinvolto il giovane parrucchiere.La squadra mobile della questura di Andria lavora a stretto contatto con la Direzione Distrettuale Antimafia per trovare i colpevoli del delitto e restituire giustizia alla famiglia del giovane.

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