Natale all’Ospedale di Taranto: Speranza, Solidarietà e Luce

Nel cuore di Taranto, l’atmosfera natalizia si fa particolarmente intensa, irradiando speranza e solidarietà tra le mura dell’ospedale Santissima Annunziata.
La celebrazione della Messa, presieduta dall’arcivescovo Ciro Miniero, ha rappresentato un momento di profonda riflessione e condivisione, accogliendo medici, infermieri, pazienti, familiari e operatori sanitari in un abbraccio di conforto e resilienza.
L’arcivescovo ha voluto, con parole evocative, riaffermare il significato intrinseco del Natale come fonte inesauribile di speranza, un faro che illumina le sfide e le fragilità del nostro tempo.
Ha sottolineato l’urgenza di coltivare la cura, non solo come pratica medica, ma come gesto di umanità, un atto di profonda attenzione verso il prossimo, specialmente in contesti di sofferenza e vulnerabilità.

La presenza del commissario straordinario di Asl Taranto, Vito Gregorio Colacicco, unitamente alla direzione medica dell’ospedale, ha siglato un gesto di riconoscimento verso il personale che, quotidianamente, si dedica con abnegazione alla cura della comunità.
Il commissario ha riconosciuto le difficoltà intrinseche al contesto attuale, un periodo storico segnato da incertezze e sfide globali.
Tuttavia, ha voluto esaltare l’impegno costante e la dedizione del personale sanitario e amministrativo, che, superando condizioni spesso disagiate, si adoperano per garantire servizi di eccellenza.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto a coloro che, durante le festività, rinunceranno al proprio riposo per assistere i malati, esprimendo un pensiero sentito per i pazienti e le loro famiglie, custodi di speranze e testimoni di resilienza.

La celebrazione si è arricchita di un gesto simbolico e toccante: la consegna della “Luce della Pace”, portata da una delegazione dei Foulard Bianchi, gruppo scout Agesci attivamente impegnato nel servizio agli ammalati.

Questa luce, giunta direttamente dalla Terra Santa, rappresenta un potente messaggio di fraternità universale, un augurio di pace e riconciliazione tra i popoli, un invito a superare le divisioni e a costruire ponti di solidarietà.

Essa incarna la speranza di un mondo più giusto e compassionevole, un mondo in cui la cura e l’umanità siano valori fondamentali.
Questa Messa, come le celebrazioni che si stanno svolgendo in tutti gli altri presidi sanitari del territorio, si conferma un appuntamento imprescindibile, un’occasione per rafforzare il senso di comunità, scambiare auguri e offrire conforto, un momento di cura che va oltre l’assistenza medica, toccando l’anima e nutrendo lo spirito.
È un gesto che testimonia l’importanza della spiritualità e della connessione umana, anche e soprattutto in un contesto di sofferenza e malattia.

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