La nomina del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari solleva interrogativi di rilevanza istituzionale e potenziali conflitti di interesse, scatenando un’indagine proattiva da parte della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.
L’iniziativa, formalizzata tramite una nota inviata il 16 luglio al sindaco di Bari (e Presidente della Fondazione), alla Regione stessa e all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), mira a esaminare scrupolosamente la sussistenza di profili di incompatibilità o inconferibilità che potrebbero inficiare la legittimità dell’atto di nomina del 26 giugno scorso.
La questione si radica in un contesto delicato: la Fondazione Petruzzelli, pilastro dell’offerta culturale regionale, opera grazie al contributo significativo della Regione Puglia, che ne assume il ruolo di ente fondatore e sostenitore finanziario.
L’inserimento del Presidente della Regione all’interno del Consiglio di Indirizzo, organo strategico per la definizione delle linee programmatiche e delle scelte operative della Fondazione, introduce una dinamica inedita e potenzialmente problematica.
La Direzione Generale Spettacolo, con particolare attenzione ai principi di trasparenza e legalità, ha ritenuto opportuno attivare un’istruttoria preventiva, in linea con le disposizioni della legge Severino, che disciplina l’attuazione dei controlli sulla compatibilità dei titoli professionali e sul possesso dei requisiti di indipendenza e imparzialità per l’ammissione agli incarichi pubblici.
La nota formale richiesta alla Fondazione, indirizzata anche al responsabile anticorruzione e al direttore del dipartimento turismo e cultura della Regione, sollecita un’analisi approfondita delle condizioni di indipendenza e imparzialità del Presidente Emiliano, affinché venga accertata l’assenza di elementi che possano configurare conflitti di interesse.
In particolare, si richiede di verificare la conformità della nomina con lo statuto della Fondazione, che prevede la firma del Presidente della Regione per tali atti, e di coinvolgere l’organismo di vigilanza interno della Fondazione per una valutazione ulteriore.
L’invio della comunicazione all’ANAC riflette la rilevanza della vicenda, considerata l’assenza di precedenti analoghi e la necessità di garantire la conformità alla normativa vigente.
L’istituzione di un’istruttoria da parte dell’ANAC sottolinea la volontà di approfondire la questione e valutare eventuali determinazioni di competenza, al fine di assicurare la correttezza e la trasparenza del processo decisionale che ha portato alla nomina del Presidente Emiliano.
La vicenda solleva interrogativi fondamentali sull’equilibrio tra il ruolo di finanziatore e quello di garante dell’autonomia culturale, e sulla necessità di salvaguardare l’indipendenza delle istituzioni culturali dal potere politico.