martedì 2 Settembre 2025
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Comune di Bari

Operazione Noja: Svolta Antimafia a Bari, 69 Indagati

L’operazione “Noja”, condotta dalla Distrettuale Antimafia di Bari, rappresenta un’azione dirompente nel tessuto criminale che investe il territorio del barese, con particolare riferimento al comune di Noicattaro e ai limitrofi Triggiano, Gioia del Colle e la città di Bari.
La richiesta di rinvio a giudizio per 69 individui, figura di rilievo tra cui il presunto capo del clan Misceo, Giuseppe Misceo, testimonia la complessità e la ramificazione di una struttura mafiosa capace di operare anche dietro le sbarre, attraverso l’utilizzo di sistemi di comunicazione illecita.
L’indagine, protrattasi nel tempo e coordinata dai magistrati Fabio Buquicchio e Daniela Chimienti, ha portato ad un precedente arresto di 22 persone ad aprile, ma si rivela ora un quadro molto più ampio, svelando una rete di relazioni e attività criminali che permeano diversi livelli sociali ed economici.
L’importanza attribuita all’indagine emerge dalla fissazione dell’udienza preliminare davanti al giudice per le indagini preliminari Ilaria Casu, sottolineando la gravità dei fatti contestati.
Il clan Misceo, strutturato e gerarchizzato, ha consolidato il proprio potere attraverso il controllo del traffico di stupefacenti, una fonte di guadagno illecita che alimenta la criminalità organizzata e corrode il tessuto sociale.
Le frizioni con il clan rivale Annoscia, culminate in un duplice tentato omicidio nel 2021, evidenziano la ferocia delle dinamiche interne alla criminalità organizzata, dove la competizione per il controllo del territorio si traduce in violenza estrema e attentati premeditati.

L’agguato, meticolosamente ricostruito dalle forze dell’ordine, testimonia la capacità del clan di pianificare e realizzare azioni criminali complesse, sfruttando le proprie connessioni e risorse.
Oltre al controllo dello spaccio, l’inchiesta ha portato alla luce il coinvolgimento degli indagati in ulteriori crimini, tra cui un secondo tentato omicidio perpetrato nei confronti di un esponente del clan Di Cosola, ampliando ulteriormente l’elenco delle accuse.
La pluralità dei reati contestati – associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, resistenza a pubblico ufficiale, trasferimento fraudolento di beni e, significativamente, l’utilizzo di telefoni cellulari da parte di detenuti – illustra la natura poliedrica dell’organizzazione criminale e la sua capacità di adattarsi alle circostanze, sfidando le istituzioni e il sistema giudiziario.

L’elenco delle “persone offese” – che include i ministeri dell’Interno e della Giustizia, il Comune di Noicattaro e le vittime dei tentati omicidio, due delle quali paradossalmente risultano anche imputate – sottolinea l’impatto devastante della criminalità organizzata sull’intera comunità e le sue ripercussioni a livello istituzionale.

L’operazione “Noja” rappresenta dunque un momento cruciale nella lotta alla mafia barese, un’azione volta a smantellare una struttura criminale radicata e a riaffermare la centralità dello stato di diritto.

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