Il laboratorio di Ostuni palpita di energia creativa, un fermento che trascende la semplice preparazione culinaria. Dopo il riconoscimento globale ottenuto con la partecipazione al G7 sull’Inclusione e la Disabilità e l’incontro significativo con Papa Francesco, che ha ricevuto in dono le loro preziose creazioni, il progetto “Le Orecchiette che vorrei”, dedicato all’inclusione sociale di ragazzi autistici, proietta la sua luce ben oltre i confini regionali, destinando le sue attività a Livorno e New York.Il viaggio in Toscana, in programma imminente, è un’occasione unica di immersione nella cultura marittima italiana: i ragazzi visiteranno l’imponente veliero Amerigo Vespucci, fiore all’occhiello della Marina Militare, e avranno l’onore di preparare un pranzo speciale per l’equipaggio. Questo momento di condivisione culinaria non è solo un’esperienza gastronomica, ma un gesto simbolico che celebra l’inclusione all’interno di un’istituzione nazionale di prestigio. La collaborazione con “Tortellante” dello chef stellato Massimo Bottura e con l’Associazione Italiana Cuochi (AIC) aggiunge un ulteriore livello di eccellenza a questa iniziativa.Successivamente, dal 10 al 12 giugno, una delegazione si recherà a New York, cuore pulsante delle relazioni internazionali. La sede principale delle Nazioni Unite, il maestoso “Palazzo di vetro”, diventerà il palcoscenico di un evento significativo: tre giovani del laboratorio di Ostuni parteciperanno a incontri cruciali nell’ambito della “Conferenza mondiale sui Diritti delle persone con Disabilità”.Come sottolinea Giuseppe Primicerio, ideatore del progetto e presidente della “Yuri Benefit Corporation”, si tratta di due tappe fondamentali per la crescita e il riconoscimento del lavoro svolto. “Cucinare le nostre orecchiette per l’equipaggio dell’Amerigo Vespucci è un atto di inclusione che si manifesta attraverso un simbolo tangibile della nostra identità nazionale”, afferma Primicerio. L’obiettivo a New York è ancora più ambizioso: dimostrare alle 193 delegazioni partecipanti alla Conferenza come i ragazzi, attraverso la manualità e l’abilità nella preparazione delle orecchiette, stiano sviluppando competenze cruciali per l’autonomia personale e relazionale, superando le barriere del laboratorio e proiettandosi nel mondo.L’11 giugno, durante la Conferenza, Primicerio presenterà il progetto e tre ragazzi avranno l’opportunità di esibire le proprie abilità di fronte a un pubblico globale. Questo momento di visibilità non solo darà voce alle loro capacità, ma amplificherà la consapevolezza sull’importanza dell’inclusione e dell’empowerment delle persone con autismo.Il progetto si avvale del prezioso supporto della Ministra Alessandra Locatelli, che ha da tempo riconosciuto il valore dell’iniziativa e ha invitato i ragazzi a partecipare a questi importanti appuntamenti, testimoniando un impegno concreto a favore delle persone con disabilità e un riconoscimento del ruolo fondamentale dell’innovazione sociale come motore di cambiamento. Questo percorso, intessuto di impegno, creatività e speranza, testimonia come il cibo possa essere un potente strumento di connessione, comprensione e inclusione.
Orecchiette per il Mondo: Inclusione e Sapori da Ostuni a New York
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