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Ostuni, Ospedale a Papa Francesco: Cura e Innovazione

A Ostuni, città bianca affacciata sul Mare Adriatico, si è celebrato un evento di profonda valenza simbolica e concreta per il sistema sanitario regionale: l’intitolazione dell’ospedale al Papa Francesco, figura di riferimento globale per l’attenzione ai più vulnerabili.

La cerimonia, a pochi mesi dalla sua scomparsa, ha rappresentato un momento di raccoglimento e di rinnovato impegno verso i valori che il pontefice ha incarnato nel suo pontificato.

La scelta di dedicare la struttura ospedaliera a Papa Francesco non è un mero atto formale, ma una dichiarazione di intenti.

Riflette una volontà di orientare l’assistenza sanitaria verso una dimensione di prossimità, equità e umanizzazione, principi cardine del pensiero e dell’azione del pontefice argentino.
Il gesto si configura come un monito costante per operatori sanitari e amministratori: la cura non può essere ridotta a una sequenza di procedure cliniche, ma deve essere intesa come un atto di cura, di ascolto e di compassione verso chi soffre.

L’intitolazione è coincisa con la presentazione ufficiale di importanti novità infrastrutturali e tecnologiche.
La nuova ala dell’ospedale, frutto di un investimento significativo, ospita un reparto di radiologia dotato di una TAC a 160 strati, tecnologia all’avanguardia per diagnosi rapide e precise.
Sono stati rifunzionalizzati il laboratorio analisi e il centro prelievi, ottimizzando i flussi di lavoro e migliorando l’esperienza del paziente.

L’attivazione del pronto soccorso, cruciale per rispondere alle emergenze sanitarie, contribuisce a rafforzare la rete di assistenza territoriale.

“Oggi è un giorno significativo per la sanità pugliese,” ha affermato Raffaele Piemontese, vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, sottolineando come l’intitolazione rifletta un’aspirazione a un sistema sanitario che metta al centro la persona, soprattutto chi si trova in condizione di fragilità.

L’omaggio a Papa Francesco, sostenitore instancabile dei diritti dei poveri e degli emarginati, rappresenta un impegno concreto a garantire l’accesso alle cure a tutti, senza distinzioni.

Maurizio De Nuccio, direttore generale dell’Asl Brindisi, ha espresso il suo orgoglio per la struttura, definendola un atto di fiducia nella sanità pubblica e nella sua capacità di evolvere, adattandosi alle mutevoli esigenze della popolazione.

Ostuni, con la sua posizione strategica e la crescente apertura internazionale, meritava una struttura all’altezza delle sfide del futuro.

L’ospedale, intitolato a Papa Francesco, si configura come un punto di riferimento per la comunità, un luogo di cura e di speranza.
Anche il sottosegretario alla Salute e l’europarlamentare, pur assenti, hanno voluto partecipare con un messaggio, ribadendo l’importanza dell’iniziativa come simbolo di un impegno condiviso verso un sistema sanitario più equo e inclusivo, ispirato ai valori di solidarietà e di prossimità che hanno animato il pontificato di Papa Francesco.
L’intitolazione rappresenta un punto di partenza per un nuovo percorso, volto a rafforzare il legame tra la sanità pubblica e il territorio, promuovendo un modello di cura centrato sulla persona e ispirato all’esempio del pontefice.

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