Un Natale di Speranza e Sapori: Il Panettone del Fieri Potest, Simbolo di Reinserimento SocialeSi rinnova il tradizionale appuntamento natalizio con la vendita solidale dei panettoni artigianali prodotti all’interno del Fieri Potest Pastry Lab, il laboratorio di pasticceria situato nel cuore della casa circondariale di Taranto.
Questa iniziativa, promossa dalla cooperativa sociale NoieVoi, non è semplicemente una produzione gastronomica, ma un progetto emblematico di riabilitazione e reinserimento lavorativo per i detenuti, un faro di speranza che illumina un contesto spesso avvolto nell’oscurità.
La campagna del 2025 si presenta con una produzione ambiziosa, puntando a superare le 10.000 unità, testimoniando una crescita costante e solida nel tempo.
L’espansione del laboratorio è tangibile: il personale è stato potenziato, passando da un team iniziale di tre unità a un gruppo di sei persone, a riprova dell’impegno crescente.
La cooperativa ha esteso la sua rete di collaborazioni, coinvolgendo realtà sociali attive a Bari e Brindisi, dedicate al confezionamento e alla distribuzione, ampliando così l’impatto positivo dell’iniziativa.
L’eco dei sapori tarantini risuona anche a Milano, con i panettoni che trovano spazio in alcune delle vetrine più prestigiose di Corso dei Mille, portando con sé un messaggio di dignità e speranza.
Ogni panettone acquistato contribuisce attivamente a un fondo dedicato a supportare nuove iniziative di inclusione all’interno di altri istituti penitenziari italiani, un circolo virtuoso che alimenta la possibilità di offrire opportunità simili a un numero sempre maggiore di persone.
La varietà di gusti, che include il classico, il vivace mandarino e caramello salato, l’arancia avvolgente e cioccolato fondente, e l’intenso cioccolato fondente, offre una scelta per ogni palato, ma rappresenta anche la diversità di percorsi di riscatto che il progetto Fieri Potest si impegna a sostenere.
Durante la conferenza di presentazione, il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ha sottolineato con forza il valore sociale inestimabile dell’iniziativa, riconoscendola come un esempio virtuoso di come la comunità possa abbracciare e supportare la riabilitazione dei detenuti.
Don Francesco Mitidieri, cappellano della Casa Circondariale di Taranto e presidente dell’associazione di volontariato penitenziario NoieVoi, ha arricchito il significato dell’evento con una profonda riflessione: “Questi panettoni non sono soltanto prodotti da forno; essi sono il frutto di un ‘lievito’ che va oltre la semplice fermentazione.
È il lievito che, come ci insegna il Vangelo, fa crescere la massa e la trasforma in qualcosa di più grande, un bene che si moltiplica.
Parlano delle persone che li creano, della loro resilienza e della realtà complessa del carcere, un luogo che può e deve essere teatro di cambiamento”.
Il direttore della casa circondariale di Taranto, Luciano Mellone, ha confermato che il progetto Fieri Potest dimostra in modo concreto come il carcere possa svolgere un ruolo attivo nel reinserimento sociale, fornendo competenze professionali e offrendo un accompagnamento anche dopo la scarcerazione.
Pur con numeri ancora modesti rispetto alle reali necessità, il progetto rappresenta un seme di speranza e un modello da replicare su scala più ampia, testimoniando che la dignità umana può fiorire anche nei luoghi più inaspettati.








