All’interno della riserva naturale di Torre Guaceto, un’area di inestimabile valore ecologico nel territorio brindisino, si è concretizzata un’azione di contrasto a una pratica illegale che minaccia la sua fragilità.
Otto individui, tutti residenti nella provincia di Bari, sono stati identificati e deferiti all’autorità giudiziaria per attività di pesca abusiva, una violazione che incide pesantemente sull’equilibrio delicato dell’ecosistema protetto.
L’azione di contrasto, resa possibile grazie a un’efficace sinergia operativa, ha visto protagonisti i volontari di Sea Shepherd Italia, che, con la loro presenza costante e vigile, hanno segnalato alle forze dell’ordine – Carabinieri e Guardia di Finanza – l’attività sospetta.
Quest’ultime sono intervenute prontamente, sequestrando l’attrezzatura utilizzata per la pesca illegale.
Questa operazione non è soltanto un episodio isolato, ma il risultato di una strategia di protezione a lungo termine, che coinvolge attivamente diverse componenti della comunità locale e delle istituzioni.
Il presidente del Consorzio di Gestione della riserva, Rocky Malatesta, ha sottolineato l’importanza cruciale di questo modello collaborativo, evidenziando come la tutela ambientale si concretizzi attraverso un’alleanza solida e proattiva.
L’azione di contrasto a queste attività illecite, infatti, si sostanzia economicamente anche grazie al turismo sostenibile.
I proventi derivanti dai servizi turistici estivi, come il parcheggio e l’accesso al lido, sono reinvestiti nelle attività di sorveglianza e monitoraggio che permettono di preservare la riserva.
Quest’azione virtuosa, in un circolo virtuoso, è resa possibile anche dalla scelta consapevole di visitatori che preferiscono parcheggiare all’interno della riserva e trascorrere una giornata a contatto con la natura.
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Questa iniziativa sottolinea la necessità di un impegno costante e un approccio integrato per garantire la salvaguardia di questi territori, proteggendo la biodiversità, la risorsa naturale che è il cuore pulsante di Torre Guaceto, e promuovendo al controtendenza un turismo consapevole e rispettoso dell’ambiente.







