La comunità di Poggio Imperiale, un borgo di circa 2.600 anime incastonato nel paesaggio della provincia di Foggia, ha espresso un rifiuto categorico alla proposta avanzata dalla società Giesse srl per la costruzione di una discarica di rifiuti non pericolosi. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Liggieri, ha formalizzato la decisione con una comunicazione ufficiale indirizzata a Regione Puglia, ARPA e Provincia, delineando le motivazioni che ne giustificano il diniego.Il progetto, nella sua concezione originaria, prevedeva l’insediamento di un impianto di smaltimento con una capacità volumetrica considerevole, stimata in oltre 3,7 milioni di metri cubi. Questa infrastruttura avrebbe sfruttato l’area di una cava di pietra ornamentale ormai in disuso, destinata ad accogliere rifiuti provenienti da diverse regioni italiane, sollevando immediate preoccupazioni in termini di impatto territoriale e logistico.La collocazione geografica dell’impianto, a soli 2,5 chilometri dal centro abitato di Poggio Imperiale e nelle vicinanze dei comuni di Lesina e Apricena, aggrava ulteriormente la delicatezza della questione. Pur condividendo potenziali ripercussioni ambientali, il sindaco Liggieri sottolinea come Poggio Imperiale si troverebbe a sopportare il peso più consistente dell’installazione, con impatti diretti su ecosistemi fragili, sulla salute pubblica, sull’agricoltura locale e sull’estetica del paesaggio.L’amministrazione comunale evidenzia come le compensazioni economiche offerte dalla Giesse srl siano insufficienti a mitigare i rischi e le problematiche associate al progetto. Un elemento di particolare gravità è la sottovalutazione dei rischi idrogeologici, considerando la presenza di pozzi destinati all’irrigazione e la potenziale alterazione della qualità dell’aria. Tale approccio, secondo il sindaco, rivela una pericolosa mancanza di rispetto per la realtà scientifica e per la salvaguardia del territorio.La decisione del comune di Poggio Imperiale riflette una profonda preoccupazione per la sostenibilità a lungo termine del progetto e per la tutela della qualità della vita della comunità. Si tratta di un rifiuto che va oltre la mera opposizione a un’infrastruttura, configurandosi come una difesa dei valori di un’identità territoriale radicata nella storia, nella cultura e nel rispetto dell’ambiente.Per favorire un ampio dibattito pubblico e coinvolgere attivamente i cittadini, mercoledì 25 giugno si terrà un consiglio comunale aperto, con l’obiettivo di approfondire le implicazioni del progetto e ascoltare le voci della comunità. L’evento rappresenta un’occasione fondamentale per rafforzare la coesione sociale e per definire strategie condivise a tutela del futuro di Poggio Imperiale.
Poggio Imperiale dice no alla discarica: la comunità si ribella
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