Il Politecnico di Bari si configura come attore chiave in un’iniziativa di portata strategica: l’adesione al framework “Gaza Phoenix”, un progetto di ricostruzione urbana promosso dall’Unione delle municipalità della Striscia di Gaza.
Questo documento, frutto di un’analisi approfondita e del contributo di un team di specialisti, ambisce a ridefinire il futuro della città palestinese, superando le cicatrici lasciate da conflitti e distruzioni.
L’istituzione barese, in collaborazione con la Presidenza della Regione Puglia, ha dedicato una giornata di seminari per disaminare le complesse sfaccettature del processo di ricostruzione, spaziando tra le sfide tecniche, le necessità infrastrutturali e le dinamiche economiche coinvolte.
La giornata, a cui hanno preso parte figure istituzionali di rilievo come il governatore Michele Emiliano, l’arcivescovo monsignor Giuseppe Satriano e la vice rettrice Loredana Ficarelli, non si limita a un esercizio teorico.
Il suo obiettivo primario è la produzione di contributi concreti e mirati in vista della prima assemblea internazionale della comunità di esperti, prevista per il mese di ottobre all’interno della stessa sede universitaria.
Questo organismo avrà il compito cruciale di elaborare linee guida operative, proposte innovative e soluzioni pratiche, atte a convertire la devastazione in un percorso di ripresa dignitosa e sostenibile per la popolazione di Gaza.
L’impegno del Politecnico di Bari non è un’iniziativa recente.
Precedentemente, il Senato Accademico aveva formalizzato un atto pubblico, una dichiarazione esplicita in favore della pace e della ricostruzione di Gaza, testimoniando un profondo senso di responsabilità sociale e un’aspirazione a contribuire attivamente alla risoluzione del conflitto.
La collaborazione con la Regione Puglia, come ha sottolineato la vice rettrice Ficarelli, rappresenta una sinergia strategica, un impegno condiviso che coinvolge l’intero corpo docente del Politecnico, garantendo la libertà di pensiero e l’autonomia scientifica di ciascun partecipante.
La scelta di aderire a “Gaza Phoenix” non è solamente un atto di solidarietà umanitaria, ma una declinazione concreta dei valori fondanti dell’istituzione universitaria: ricerca, innovazione, sviluppo sostenibile e responsabilità globale.
L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alle sfide poste dalle emergenze umanitarie e dalla ricostruzione post-bellica, offrendo al Politecnico di Bari l’opportunità di condividere competenze, tecnologie e metodologie avanzate, contribuendo a costruire un futuro più stabile e prospero per Gaza e, più in generale, per l’intera regione.
L’impegno del PoliBa riflette un approccio multidisciplinare, che integra aspetti ingegneristici, economici, sociali e culturali, riconoscendo la complessità del processo di ricostruzione e la necessità di un impegno a lungo termine.