Un’indagine condotta dall’IRCCS de Bellis di Castellana Grotte, in provincia di Bari, getta una nuova luce sul ruolo del consumo di carne di pollo nella salute gastrointestinale, mettendo in discussione la sua percezione diffusa come alternativa più salutare rispetto alla carne rossa.
La ricerca, che ha coinvolto un campione significativo di oltre 4.
800 individui, suggerisce una correlazione preoccupante tra l’assunzione di pollo e un aumento del rischio di mortalità legata a tumori del tratto digerente.
I dati raccolti indicano che già un consumo settimanale compreso tra 100 e 200 grammi di pollo è associato ad un incremento del 35% nel rischio di decesso per tumori gastrointestinali.
L’aumento assume proporzioni ancora più allarmanti quando il consumo supera i 200 grammi alla settimana, con un rischio che raddoppia (aumento del 100%).
Queste scoperte, come sottolinea il direttore scientifico Gianluigi Giannelli, sembrano contraddire la narrativa consolidata che vede il pollo come una scelta alimentare meno rischiosa per la salute rispetto alla carne rossa.
È importante contestualizzare questi risultati nell’ambito di una più ampia analisi dei rischi alimentari.
La ricerca ha infatti evidenziato che anche il consumo di carne rossa, sebbene associato a un rischio incrementato, lo fa solo in modo significativo quando superata una soglia di 350 grammi settimanali, indicando una relazione dose-dipendente.
Questo suggerisce che il tipo di carne, unitamente alla quantità consumata, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di patologie oncologiche.
L’IRCCS de Bellis, guidato dal commissario straordinario Luigi Fruscio, ha costruito nel tempo un solido riconoscimento a livello internazionale per la sua expertise nella prevenzione e nella promozione della dieta mediterranea.
Quest’ultima, con le sue basi nutrizionali ricche di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e grassi sani, rappresenta un pilastro fondamentale per la salvaguardia della salute e la prevenzione di malattie croniche e oncologiche.
I risultati di questa ricerca si inseriscono in un percorso di approfondimento scientifico volto a fornire linee guida alimentari sempre più precise e personalizzate, in grado di ottimizzare il benessere individuale e collettivo, con un’attenzione particolare all’impatto dei diversi alimenti sulla salute gastrointestinale e, più in generale, sulla prevenzione del rischio tumorale.
Il futuro della ricerca si concentrerà sull’identificazione dei meccanismi biologici alla base di queste correlazioni, al fine di sviluppare strategie preventive sempre più efficaci e mirate.








