La persistente interruzione della viabilità lungo la strada provinciale 141, in corrispondenza del ponte Foce Aloisa che collega Zapponeta (Foggia) e Margherita di Savoia (Bat), solleva interrogativi e crescenti disagi per le comunità locali.
L’amministrazione provinciale di Foggia ha recentemente concesso un’ulteriore proroga, fissata al 10 novembre, per il completamento dei lavori di messa in sicurezza dell’infrastruttura, una decisione che ha suscitato l’insoddisfazione del sindaco di Zapponeta, Vincenzo Riontino, il quale intercede per un’accelerazione dei tempi.
La chiusura del ponte, imposta dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Infrastrutture a seguito di un’ispezione che ha evidenziato una situazione di potenziale pericolo, risale al 10 aprile scorso.
Inizialmente previsto per il 31 luglio, il termine dei lavori è stato esteso fino al 30 agosto, per poi essere nuovamente rinviato.
Questa sequenza di rinvii, oltre a generare frustrazione, riflette una complessa rete di fattori che ostacolano la rapida risoluzione della situazione.
L’impatto della chiusura si riverbera pesantemente sull’economia del territorio.
L’arteria, cruciale per il flusso di persone e merci, registra un traffico medio giornaliero di circa 11.000 veicoli, una cifra che si amplifica significativamente durante la stagione estiva.
La deviazione obbligata del flusso veicolare ha determinato una drastica diminuzione del passaggio di viaggiatori, pendolari e turisti, con conseguenze negative per le attività commerciali e i servizi presenti nel comune di Zapponeta.
Il sindaco Riontino, consapevole della gravità della situazione, lancia un appello ai colleghi amministratori dei comuni coinvolti nel transito alternativo e sollecita l’intervento di rappresentanti politici e istituzionali a livello provinciale e regionale per trovare soluzioni rapide ed efficaci.
Il presidente della provincia, Giuseppe Nobiletti, pur esprimendo rammarico per il prolungato disagio, sottolinea che la sicurezza dell’infrastruttura rappresenta una priorità assoluta.
La riapertura prevista per il 10 novembre avverrà in modalità di senso unico alternato, consentendo la prosecuzione dei lavori e l’ultimazione dell’opera.
I ritardi accumulati, si apprende, sono stati esacerbati dalle difficoltà incontrate durante il periodo estivo, caratterizzato da un’elevata domanda e da problematiche legate all’approvvigionamento di materiali essenziali per la costruzione.
L’episodio mette in luce la fragilità delle infrastrutture e la necessità di una pianificazione più accurata e di una gestione più efficiente dei progetti di manutenzione e riqualificazione, soprattutto in aree ad alta densità di traffico e di importanza strategica per l’economia locale.
La questione evidenzia, inoltre, la correlazione tra sicurezza, mobilità e sviluppo economico, richiedendo un approccio integrato e una collaborazione sinergica tra tutti gli attori coinvolti.