La Regione Puglia inaugura un paradigma inedito per lo sviluppo turistico, delineando una visione strategica integrata attraverso il progetto Puglia Core.
Questo approccio ambizioso, presentato durante la giornata di studio “Il valore socio-economico del turismo: analisi, prospettive e innovazione di prodotto”, mira a trasformare il turismo da fattore contingente a motore strutturale di crescita per l’intera regione.
L’iniziativa si concretizza con un investimento significativo di 156 milioni di euro, finanziato dal Programma Operativo Regionale (POR) 2021-2027, destinati a interventi mirati che vanno oltre la mera promozione.
Si tratta di un piano triennale che pone al centro la resilienza, la sostenibilità e l’inclusione, con l’obiettivo di massimizzare l’impatto socio-economico per le comunità locali.
Una parte considerevole, 15 milioni, è dedicata alla creazione di infrastrutture di accoglienza lungo i percorsi culturali e naturalistici, pensati per arricchire l’esperienza del visitatore e incentivare un turismo più lento e consapevole.
Ulteriori 11,7 milioni saranno impiegati per il recupero e la riqualificazione di beni pubblici abbandonati, trasformandoli in risorse fruibili per la comunità e potenziali attrattori turistici.
L’impegno per la sostenibilità si riflette nell’allocazione di 50 milioni per lo sviluppo di infrastrutture “verdi”, capaci di ridurre l’impronta ambientale del settore.
La promozione del brand “Puglia” sui mercati nazionali e internazionali rappresenta un investimento chiave di 80 milioni, finalizzato a consolidare l’immagine della regione come destinazione di eccellenza, capace di offrire esperienze autentiche e diversificate.
InPuglia365, la piattaforma di promozione turistica regionale, viene rivista e potenziata, adottando una logica di programmazione più efficiente e focalizzata sulle esigenze del mercato.
L’innovazione non si limita agli investimenti finanziari.
La Regione Puglia sta implementando una nuova governance del turismo, frutto del progetto Puglia Destination Go, che ha coinvolto attivamente territori e operatori.
Questo approccio partecipativo ha permesso di definire una struttura organizzativa regionale basata sulle Destination Management Organizations (DMO), che fungeranno da interlocutori privilegiati e da motori di sviluppo turistico a livello locale, garantendo una gestione più efficiente e mirata delle risorse.
L’obiettivo è creare un sistema in cui le decisioni siano prese a stretto contatto con le realtà territoriali, massimizzando l’impatto positivo per l’intera regione.