La Puglia si proietta come epicentro nazionale di un turismo radicalmente nuovo, un modello che coniuga la salvaguardia del patrimonio naturale con lo sviluppo economico, incarnando l’evoluzione globale del settore. Il Green On Forum, promosso da Unioncamere Puglia e Enterprise Europe Network nella suggestiva cornice della Masseria San Giovanni, ha rappresentato un crocevia di oltre 150 operatori, esperti e istituzioni, animando un confronto cruciale sulle traiettorie future del turismo naturalistico e sostenibile.Il fenomeno, a livello planetario, è dirompente. Un mercato che già oggi vanta un valore di 366 miliardi di dollari è destinato a esplodere, raggiungendo la soglia dei 1.000 miliardi entro il 2030. Questa crescita esponenziale riflette un cambiamento profondo nelle aspettative dei viaggiatori, sempre più attenti all’impatto ambientale delle loro scelte e desiderosi di esperienze autentiche e immersive.”Si tratta di una sinergia virtuosa”, ha sottolineato Luciana Di Bisceglie, presidente di Unioncamere Puglia, evidenziando come il turismo sostenibile non rappresenti un limite, ma una risorsa strategica per lo sviluppo regionale. L’assessore regionale Gianfranco Lopane ha aggiunto che la Puglia, forte di 19 aree protette e di una rete di cammini che si estende per oltre 2.200 chilometri, intende capitalizzare questo potenziale attraverso un approccio integrato che poggia su tre pilastri fondamentali: una governance partecipata che coinvolga tutti gli stakeholder, un’internazionalizzazione mirata e una destagionalizzazione efficace dell’offerta turistica, superando la tradizionale focalizzazione sul litorale e promuovendo attivamente esperienze outdoor.L’evoluzione del settore si manifesta in una crescente domanda di “soft adventure”, cicloturismo di qualità e turismo esperienziale, che spazia dal trekking alla scoperta della flora e fauna locali, fino all’agricoltura didattica e alle attività enogastronomiche. L’Italia, e in particolare la Puglia, si conferma meta privilegiata per i cicloturisti tedeschi, che la scelgono nel 30% dei loro viaggi, evidenziando un forte apprezzamento per la bellezza paesaggistica e la ricchezza culturale del territorio.Il forum ha messo in luce la necessità di investire nella formazione continua degli operatori, promuovendo la specializzazione in ambiti specifici come il geoturismo e l’ecoturismo, per garantire un’offerta di alta qualità e in linea con le aspettative dei viaggiatori più esigenti. L’idea di costituire un Club di Prodotto regionale dedicato al turismo d’avventura rappresenta un’iniziativa strategica per rafforzare la competitività del territorio, creando sinergie tra operatori e promuovendo un’immagine coordinata e attrattiva a livello internazionale. Si pone, inoltre, l’imperativo di sviluppare infrastrutture adeguate, come percorsi ciclabili sicuri e ben segnalati, aree di sosta attrezzate e centri informazione multilingue, per migliorare l’accessibilità e la fruibilità delle risorse naturali. Il futuro del turismo pugliese, e italiano, si gioca sulla capacità di innovare, di collaborare e di interpretare con sensibilità le esigenze di un viaggiatore sempre più consapevole e responsabile.
Puglia, epicentro del turismo radicale: crescita e sostenibilità
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