La sanità pubblica pugliese si proietta verso il futuro con un’innovazione pionieristica: l’introduzione della diagnostica citologica digitale, applicata per la prima volta in Puglia e in Italia nel contesto dello screening del carcinoma cervico-uterino.
Questa avanzata tecnologica, frutto dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi diagnostici, rappresenta un salto di qualità nella prevenzione oncologica femminile e testimonia l’impegno della Asl Bari a rimanere all’avanguardia nel settore.
L’iniziativa, gestita dal servizio di Citopatologia e screening dell’ospedale Di Venere, sotto la direzione del Dott. Edmondo Adorisio e integrata nel Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Immunotrasfusionale, si basa su un approccio innovativo che promette di rivoluzionare il modo in cui vengono analizzati i campioni citologici.
La quantità di esami annuali eseguiti – un volume significativo che supera le 50.000 unità tra HPV test e Pap test – e l’identificazione di quasi 1.800 casi, con una percentuale rilevante (circa il 20%) relativi a lesioni di alto grado, rendono questa implementazione ancora più strategica.
L’adozione della diagnostica digitale non si limita a un miglioramento incrementale; essa incarna una filosofia di prevenzione proattiva e di cura centrata sulla paziente.
L’intelligenza artificiale, attraverso sofisticati algoritmi di “deep learning”, assume un ruolo cruciale: questi sistemi apprendono a identificare, con una precisione crescente, le cellule atipiche presenti nei vetrini citologici.
Il processo si articola nella digitalizzazione dei campioni attraverso scanner dedicati, con successiva archiviazione in server digitali.
Questa trasformazione digitale consente di superare i limiti intrinseci all’analisi manuale, riducendo significativamente i tempi di refertazione e ottimizzando l’impiego delle risorse umane specializzate.
Il Governatore regionale, Michele Emiliano, sottolinea come questa innovazione offra una “speranza in più” alle donne, traducendosi in programmi sanitari di qualità superiore.
L’attenzione alla tempestività della diagnosi è essenziale per massimizzare le possibilità di successo delle terapie oncologiche.
Il Direttore Generale della Asl Bari, Luigi Fruscio, enfatizza l’impegno a garantire un accesso equo a prestazioni sanitarie all’avanguardia per l’intera popolazione femminile, rafforzando la prevenzione oncologica come pilastro fondamentale del sistema sanitario regionale.
Questa iniziativa, pertanto, non è solo un progresso tecnologico, ma un investimento nel futuro della salute delle donne pugliesi.






