Qualità della Vita in Puglia: Bari in calo, Lecce in difficoltà.

La trentaseiesima edizione del rapporto “Qualità della Vita del Sole 24 Ore” proietta un’immagine sfaccettata del benessere nelle province italiane, rivelando dinamiche complesse e contrastanti nel tessuto socio-economico pugliese.
L’indagine, nata nel 1990 con l’obiettivo di quantificare e analizzare il livello di vita nei diversi territori nazionali, si fonda sull’esame approfondito di sei macro-indicatori chiave, delineando un quadro articolato che va oltre la semplice classifica.
Le performance delle province baresi, nel loro complesso, indicano una fase di transizione.
Bari, pur mantenendo una posizione centrale, retrocede di due posizioni, attestandosi al 67° posto.
Questo lieve declino, sebbene apparentemente contenuto, riflette sottili ma significative variazioni nei singoli fattori misurati.

Parallelamente, Lecce subisce una contrazione più marcata, precipitando all’81° posto, un arretramento di nove posizioni che solleva interrogativi sulle condizioni ambientali, sociali ed economiche della città.
Taranto, afflitta da problematiche strutturali, conferma le difficoltà, scivolando al 99° posto su 107, un dato allarmante che evidenzia la necessità di interventi mirati e di un piano di riscatto per il territorio.
Brindisi e Foggia, con incrementi marginali di una sola posizione, denotano una stabilità precaria, incapace di invertire tendenze negative consolidate.
La Bat, invece, si conferma stabile all’86° posto, un risultato che, pur apparentemente neutro, potrebbe celare una situazione di stagnazione e mancanza di slancio propulsivo.

L’analisi disaggregata degli indicatori rivela ulteriori spunti di riflessione.
Il caso di Lecce è emblematico: il crollo di 19 posizioni nell’indice “Ambiente e Servizi” suggerisce una crescente preoccupazione per la gestione delle risorse naturali, la qualità dell’aria, l’efficienza dei servizi pubblici e la sostenibilità ambientale.

La città, tradizionalmente ricca di attrattive naturali e culturali, sembra confrontarsi con sfide sempre più pressanti in questo ambito.
Al contrario, Bari registra un inaspettato miglioramento nell’area “Affari e Lavoro”, con un balzo di 26 posizioni che testimonia una maggiore dinamicità del mercato del lavoro, un aumento delle opportunità professionali e un clima imprenditoriale più favorevole.

Tale performance potrebbe riflettere politiche di incentivazione all’innovazione, investimenti in infrastrutture e un maggiore afflusso di talenti.

Infine, la contrazione di Taranto nell’ambito “Ricchezza e Consumi”, dall’80° al 95° posto, accentua le criticità strutturali del territorio, segnato da una crisi industriale prolungata e da un impatto socio-ambientale pesante.
Il rapporto “Qualità della Vita del Sole 24 Ore” non è semplicemente una graduatoria, ma un importante strumento di diagnosi e di indirizzo strategico per le amministrazioni pubbliche e gli attori socio-economici.
L’analisi dei dati, disaggregati per indicatori e province, offre spunti preziosi per la definizione di politiche mirate, volte a promuovere la crescita, l’equità sociale e la sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini pugliesi.

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