Nell’estate pugliese, l’iniziativa “R-Estate in compagnia”, promossa per il terzo anno consecutivo dalla Uil Pensionati Puglia, ha rappresentato un’oasi di connessione e crescita per oltre 800 anziani.
L’impegno si è concretizzato in 44 incontri, distribuiti su cinque pomeriggi settimanali, che hanno visto una media di 126 partecipanti a settimana, con punte giornaliere che hanno oscillato tra i 15 e i 25, raggiungendo picchi significativi di 30-35 persone per attività particolarmente gettonate come il laboratorio di stimolazione cognitiva e le presentazioni sul tema dell’intelligenza artificiale, evidenziando l’interesse e la curiosità del target coinvolto.
Il progetto si radica in una profonda riflessione sulle esigenze della popolazione anziana, trascendendo l’assistenza puramente assistenziale.
L’obiettivo primario è stato quello di creare uno spazio di ascolto attivo, un vero e proprio barometro delle problematiche, dei desideri e delle proposte che animano la comunità dei pensionati.
Si tratta di un’indagine capillare sulle condizioni di vita, con un focus particolare su tematiche cruciali come l’accesso all’assistenza sanitaria, l’adeguatezza delle politiche di welfare, la lotta alla povertà, la sicurezza personale e la qualità dell’ambiente urbano.
La sede dell’Ada Bari odv, dal 30 giugno al 2 ottobre, ha ospitato questo percorso partecipativo, offrendo gratuitamente attività mirate agli over 65 che risiedono in città durante i mesi estivi, un periodo spesso caratterizzato da isolamento e vulnerabilità.
“R-Estate in compagnia” si propone di contrastare la solitudine, mitigare gli effetti negativi delle ondate di calore, promuovere la creazione di legami sociali duraturi, stimolare la scoperta di nuovi interessi e l’acquisizione di nuove competenze, veicolando un messaggio di benessere generale e incentivando un invecchiamento attivo e partecipativo.
La segretaria generale della Uil Pensionati Puglia, Tiziana Carella, sottolinea come l’organizzazione non si limiti ad un ruolo di rappresentanza sindacale, ma si ponga come sentinella per la tutela dei pensionati, proteggendoli da truffe e raggiri, vigilando sulla qualità dell’assistenza sanitaria, fornendo informazioni chiare e costruttive e creando opportunità concrete di socializzazione, prevenzione e consapevolezza dei propri diritti.
Un elemento distintivo del progetto è stata la partecipazione attiva di giovani volontari, che hanno contribuito a rafforzare il ponte intergenerazionale, infondendo un’atmosfera accogliente, stimolante e profondamente inclusiva, in un’ottica di trasmissione di valori e competenze tra le diverse fasce d’età.
Il valore aggiunto di questa collaborazione testimonia un impegno concreto verso una società più coesa e solidale, in cui l’esperienza degli anziani viene riconosciuta e valorizzata, mentre i giovani acquisiscono una prospettiva più ampia e consapevole sul ruolo della comunità.