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giovedì 13 Novembre 2025

Rapina a Foggia: anziana aggredita, ordinanza di custodia.

Un’inquietante vicenda di vulnerabilità e pianificazione criminale ha scosso la comunità foggiana, culminando nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque individui, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale locale.

L’azione, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Foggia, getta luce su una rapina particolarmente efferata, perpetrata ai danni di una donna ottantacinquenne nel quartiere San Lorenzo.

L’anziana, ignara del complotto ordito ai suoi danni, si è trovata vittima di un’aggressione premeditata mentre rientrava a casa con la spesa.

Trascinata con violenza all’interno del suo domicilio, è stata immobilizzata con fascette da elettricista, imbavagliata e costretta, sotto la minaccia di tre malviventi mascherati, a rivelare la combinazione di una cassaforte.

Il bottino, composto da preziosi gioielli, orologi di lusso e ingente contante, ha raggiunto un valore stimato in diverse migliaia di euro.

L’indagine, meticolosamente condotta dai Carabinieri, ha permesso di ricostruire una rete di relazioni e preparativi che si estendeva ben oltre i tre esecutori materiali della rapina.

Grazie all’analisi delle immagini riprese da sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, gli investigatori sono stati in grado di identificare anche due complici, svolgendo il ruolo di “angeli custodi” in attesa dei rapinatori a bordo di un veicolo per favorirne la fuga.

Il cuore pulsante di questa elaborata operazione criminale sembra essere una donna di trentuno anni, originaria di Foggia e precedentemente in contatto con la vittima.
Questa figura, apparentemente inaffidabile, avrebbe orchestrato la rapina, coinvolgendo il proprio compagno, un ventiseienne residente a Carapelle, e ulteriori tre uomini legati a quest’ultimo da vincoli familiari e di amicizia.
Elemento particolarmente rivelatore è stato il ritrovamento, durante una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di due degli indagati, fratelli tra loro, di una lettera dattiloscritta che conteneva dettagliate istruzioni operative per l’esecuzione della rapina, inclusi profili dettagliati delle abitudini di vita della vittima e strategie per eludere l’azione delle forze dell’ordine.

Inoltre, l’analisi del contenuto di un telefono cellulare sequestrato ha portato alla luce una serie di messaggi scambiati tramite piattaforme di social network tra due degli indagati, che testimoniano un’attività preparatoria intensiva, comprensiva di sopralluoghi e di uno studio approfondito della planimetria del quartiere.
Questi elementi delineano un quadro di preparazione accurata e di una profonda conoscenza della vittima e dell’ambiente circostante.

Gli indagati, ora detenuti presso la casa circondariale di Foggia, dovranno rispondere dell’accusa di rapina aggravata in concorso, affrontando un processo che mira a fare luce su dinamiche criminali che hanno leso la sicurezza e la serenità di un anziana signora e di tutta la comunità foggiana.
L’inchiesta, ancora in corso, potrebbe portare a ulteriori sviluppi e all’individuazione di ulteriori complici.

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