Rapina a San Ferdinando: malvivoli usano una ruspa e bloccano la caserma.

Nella quiete della mattinata di San Ferdinando di Puglia, un’audace e violenta azione criminale ha scosso la comunità.

Intorno alle 4:30, un gruppo criminale, presumibilmente composto da almeno tre individui, ha tentato un colpo all’ufficio postale di via Battisti, mettendo in atto una strategia aggressiva e tecnicamente complessa volta a depredare la cassaforte all’interno del bancomat.

L’azione, caratterizzata da un’incursione brutale, ha visto l’impiego di una ruspa, utilizzata come strumento di forza bruta per violare il perimetro dell’edificio.

L’impatto non si è limitato alla struttura dell’ufficio postale, ma ha generato danni collaterali agli edifici circostanti, sollevando preoccupazioni circa la stabilità strutturale e richiedendo l’intervento di tecnici specializzati per valutare la situazione e prevenire potenziali rischi per la sicurezza pubblica.
L’allarme è stato prontamente segnalato al servizio di emergenza 112 da residenti della zona, testimoni involontari del tentativo di rapina.

Le pattuglie della Compagnia Carabinieri di Barletta, già operanti in servizio notturno, si sono precipitate sul luogo, riuscendo a interrompere l’azione criminale e costringendo i malviventi alla fuga.

La banda, manifestando un elevato grado di preparazione e coordinamento, aveva predisposto un piano per ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine.

Con una mossa inaspettata e deliberatamente studiata per ritardare la risposta, i ladri avevano bloccato il cancello d’ingresso della Caserma dei Carabinieri con un catenaccio, tentando di impedire l’uscita dei veicoli militari.

Questa azione, rivelatrice di una pianificazione meticolosa, sottolinea la determinazione del gruppo criminale e la sua volontà di eludere le autorità.

L’episodio, oltre al danno economico e materiale, ha generato un profondo senso di insicurezza nella comunità locale.

Le indagini, condotte dalle autorità competenti, sono ora focalizzate sull’identificazione dei responsabili e sul ricostruendo l’intera dinamica dell’azione criminale, con particolare attenzione alla provenienza del gruppo e alle possibili connessioni con altre attività illecite nella regione.

L’evento riapre il dibattito sulla necessità di rafforzare i sistemi di sicurezza e di controllo del territorio, al fine di prevenire e contrastare efficacemente azioni criminali di tale portata.

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