Nella tarda mattinata di ieri, un’operazione audace e complessa ha scosso la tranquillità del tratto marchigiano dell’autostrada A14, nel territorio di Porto Recanati (Macerata).
Un commando criminale, presumibilmente organizzato e tecnicamente preparato, ha tentato di assaltare due veicoli blindati adibiti al trasporto di valori, innescando una serie di eventi che hanno coinvolto forze dell’ordine, mezzi pesanti e un significativo impatto sulla viabilità.
La ricostruzione degli eventi, condotta dai Carabinieri di Macerata, rivela un piano elaborato volto a immobilizzare i furgoni portavalori.
Il commando, inizialmente composto da almeno sette individui, ha impiegato tre veicoli per bloccare i furgoni, ricorrendo a tecniche intimidatorie che includono l’utilizzo di armi semiautomatiche per forare pneumatici e creare un ambiente di terrore.
L’azione violenta suggerisce un alto grado di determinazione e una certa familiarità con le dinamiche di un assalto a veicoli blindati.
L’obiettivo dei rapinatori era quello di depredare i furgoni, e per farlo hanno tentato di forzarli utilizzando una combinazione di esplosivo e strumenti meccanici, indicando una certa preparazione tecnica e forse l’utilizzo di competenze specialistiche.
Il fallimento dell’operazione non ha impedito al gruppo di innescare un incendio su due dei veicoli utilizzati, e di danneggiare una cisterna, provocando il blocco totale della A14 tra Loreto e Civitanova Marche, con conseguenti disagi per il traffico in entrambe le direzioni.
Le indagini hanno permesso di accertare che il commando non agiva in isolamento, ma che aveva programmato un appuntamento con complici in un altro punto dell’autostrada.
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha costretto i criminali a disperdersi, abbandonando due dei veicoli utilizzati e fuggendo con un’altra auto.
La fuga, tuttavia, non è stata indolore: i rapinatori hanno successivamente fatto ricorso al furto di un furgone di un vivaista, lasciando uno dei loro membri sul posto.
Quest’ultimo, presumibilmente ferito al polpaccio sinistro, potrebbe essere stato colpito da un colpo di arma da fuoco sparato da una guardia giurata durante lo scontro in autostrada.
Al momento, tre individui, di età compresa tra i 43 e i 56 anni e originari di Cerignola (Foggia), sono stati arrestati in stato di fermo.
Uno di loro è ricoverato in ospedale ad Ancona sotto scorta, a seguito di un intervento chirurgico per la ferita al polpaccio.
Le ricerche degli altri quattro componenti del commando sono ancora in corso.
L’evento solleva interrogativi sulla capacità criminale presente sul territorio e sulla necessità di rafforzare i sistemi di sicurezza lungo le principali arterie di comunicazione del Paese, non solo per prevenire episodi simili, ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini e la fluidità del traffico.
L’inchiesta è in corso per accertare i dettagli dell’organizzazione, le connessioni internazionali del gruppo e la destinazione finale del denaro che i rapinatori speravano di impossessarsi.





