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Comune di Bari

Rigenerazione Rurale: Foggiano, Esenzione Pensioni per Rivitalizzare le Aree Interne

Un inedito progetto di rigenerazione territoriale, germogliato nel cuore del Foggiano, ambisce a riplasmare il futuro delle aree interne italiane attraverso un innovativo approccio fiscale.
Il sindaco di Celenza Valfortore, Massimo Venditti, ha promosso un’iniziativa audace: l’esenzione fiscale sulle pensioni per attrarre nuovi residenti stranieri e incentivare il ritorno di emigrati, con l’obiettivo di rivitalizzare l’economia e contrastare lo spopolamento che affligge questi territori.

L’ispirazione deriva da modelli virtuosi già implementati in paesi come Portogallo, Albania e Slovacchia, dove politiche di fiscalità agevolata hanno dimostrato un’efficacia significativa nell’attrazione di capitali umani e investimenti.

L’idea non si limita a sollecitare il rientro di italiani che hanno precedentemente lasciato il paese, ma si rivolge attivamente a cittadini di altre nazioni in pensione, desiderosi di una nuova vita in contesti più tranquilli e a misura d’uomo.

La proposta va oltre la semplice detassazione delle pensioni, estendendosi all’azzeramento o alla significativa riduzione dell’IVA per le imprese che scelgono di investire in queste zone.
Questa duplice misura mira a creare un circolo virtuoso: l’afflusso di nuovi residenti genera domanda di beni e servizi, stimolando l’attività economica locale e creando opportunità di lavoro, mentre le agevolazioni fiscali incentivano gli investimenti e la creazione di nuove imprese.

L’iniziativa, ampiamente condivisa e sostenuta da un’ampia rete di sindaci dei Monti Dauni, del Molise e della Campania, si propone di trascendere il livello locale, aspirando a diventare legge nazionale.

Il concetto chiave è la riscoperta del valore intrinseco della dimensione comunitaria, un ritorno alle radici e alla semplicità della vita di un piccolo paese, dove i rapporti umani sono autentici e la qualità della vita è elevata.
Tuttavia, per garantire un’applicazione mirata e responsabile, l’agevolazione fiscale non sarebbe estesa indiscriminatamente a tutti i comuni delle aree interne.
La selezione sarebbe basata su criteri oggettivi e misurabili, quali l’ubicazione in zone economicamente depresse e un’altitudine minima di 450 metri sul livello del mare.

Questo approccio garantisce che le risorse siano destinate a quei territori che ne hanno più urgentemente bisogno e che presentano le condizioni più favorevoli per la crescita e lo sviluppo.

Questa è una proposta che emerge dal basso, dalla diretta esperienza di chi vive e amministra quotidianamente questi comuni, testimoniando un profondo desiderio di cambiamento e una visione audace per il futuro.

Non si tratta di una semplice misura economica, ma di un progetto di rinascita sociale e culturale, un investimento nel capitale umano e nel patrimonio immateriale delle aree interne italiane, un atto di speranza per un futuro più prospero e sostenibile.
L’obiettivo ultimo è quello di riaccendere la speranza, creare lavoro e dare nuova linfa vitale a quei centri che rischiano di scomparire, restituendo dignità e futuro alle comunità che li abitano.

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