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mercoledì 5 Novembre 2025

Riqualificare la Salute Mentale: Nuovi Spazi per il Benessere a Bari

Il dipartimento di Salute Mentale della ASL Bari si trasforma, abbracciando un’evoluzione profonda che mira a ridefinire il concetto di spazio terapeutico e a promuovere un approccio olistico al benessere psichico.

Il progetto “Coloriamo i luoghi della salute del cervello”, presentato da Lundbeck Italia nell’ambito della Fiera del Levante, non si limita a una semplice riqualificazione estetica, ma si configura come un intervento strategico volto a creare ambienti accoglienti, stimolanti e inclusivi, in grado di favorire la guarigione e il recupero dei pazienti.

L’iniziativa, che si estenderà progressivamente ad altre città italiane in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria, si focalizza sulla creazione di spazi riqualificati attraverso l’uso di murales, arredi vibranti e aree dedicate alla lettura e al gioco.

Questi elementi non sono solo decorativi, ma strumenti per stimolare la creatività, ridurre lo stress e creare un senso di comunità, fattori cruciali per il recupero psicologico.
Il Direttore Generale della ASL Bari, Luigi Fruscio, ha sottolineato come la cura del benessere psicologico sia imprescindibile e parallela all’attenzione per la salute fisica, evidenziando la necessità di un approccio integrato nella cura del paziente.

L’impegno dell’azienda sanitaria locale si traduce nella volontà di garantire risposte tempestive, percorsi di cura personalizzati e servizi accessibili, sempre nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali di ogni individuo.

La portata dell’impegno è quantificabile considerando che il dipartimento assiste una popolazione di oltre 1,2 milioni di residenti, erogando un ampio ventaglio di prestazioni.

Nel 2024, si sono registrate 296.615 prestazioni, mentre i primi dieci mesi del 2025 hanno già visto la realizzazione di 223.738 interventi.

La prevalenza delle patologie trattate rivela una distribuzione significativa tra disturbi psicotici, disturbi dell’umore e disturbi di personalità, con una fascia d’età più colpita compresa tra i 25 e i 45 anni, suggerendo una particolare vulnerabilità in questa fase cruciale della vita.
Il progetto va oltre la semplice erogazione di servizi clinici, mirando a decostruire lo stigma associato alla malattia mentale e a promuovere una cultura della resilienza e dell’accettazione.

La riqualificazione degli spazi rappresenta un atto simbolico, un messaggio di speranza e un invito alla comunità a impegnarsi attivamente nella costruzione di una società più inclusiva e attenta al benessere psicologico di tutti i suoi membri.

L’obiettivo finale è creare un ambiente terapeutico che non sia percepito come un luogo di cura forzata, ma come un rifugio sicuro e stimolante, capace di favorire il recupero e il reinserimento sociale dei pazienti.

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