Un emozionante ritorno alla libertà ha segnato ieri, sulle coste di Castro, in provincia di Lecce, un momento di profonda simbologia per la comunità locale e per i sostenitori della tutela ambientale. Quattro tartarughe marine, frutto di un lungo percorso di recupero e riabilitazione, sono state rilasciate nell’Adriatico, restituite al loro habitat naturale. Tra loro, una tartaruga particolarmente significativa: un esemplare di circa trent’anni, testimone silenzioso e vittima, allo stesso tempo, di una realtà oceanica sempre più compromessa.Il Centro di Recupero Tartarughe Marine (Crtm) di Calimera, in collaborazione con Plastic Free Onlus, ha guidato questo complesso intervento di salvataggio. Il percorso di cura per la tartaruga anziana è stato arduo. Trovata spiaggiata, in stato di grave disidratazione e con un carapace sensibilmente alterato, il suo recupero ha richiesto sette mesi di attenta assistenza e riabilitazione, un impegno che ha visto coadiuvato il personale specializzato e la dedizione di numerosi volontari.L’evento, che ha visto la partecipazione di autorità locali, tra cui la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone, il sindaco di Castro, Luigi Fersini, e il professore di Scienze Naturali dell’Università del Salento, Maurizio Pinna, ha rappresentato non solo una celebrazione della rinascita di questi esemplari, ma anche un monito urgente sulla condizione dei mari.“Questa tartaruga è il nostro animale simbolo,” ha dichiarato Luigi Schifano, referente regionale di Plastic Free Puglia, sottolineando come questi esseri viventi siano diventati, tragicamente, un indicatore tangibile dell’impatto devastante dell’inquinamento da plastica e delle pratiche di gestione irresponsabili. La consistente affluenza di famiglie con bambini testimonia una crescente consapevolezza e un desiderio di sensibilizzare le nuove generazioni.Le statistiche parlano chiaro: Plastic Free Onlus ha salvato e curato 230 tartarughe, accompagnando alla vita ben 6.722 esemplari, un impegno notevole ma insufficiente di fronte all’emergenza. Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, ha ammonito: “Ogni anno, stimiamo che circa 40.000 tartarughe marine perdano la vita a causa dell’azione umana, intrappolate in reti da pesca abbandonate, soffocate da rifiuti plastici o vittime di inquinamento chimico.”Il rilascio di queste quattro tartarughe non è un semplice atto di liberazione, ma un appello all’azione. Richiede un cambio di paradigma nella gestione delle risorse marine, una riduzione drastica dell’inquinamento plastico, una pesca sostenibile e una maggiore responsabilizzazione collettiva. La tartaruga, con la sua longevità e la sua vulnerabilità, incarna la fragilità dell’ecosistema marino e la necessità urgente di un futuro più sostenibile per tutti.
Ritorno al mare: Quattro tartarughe liberate a Castro, un simbolo di speranza e allarme.
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