mercoledì 27 Agosto 2025
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Salento, frode da 6 milioni: confisca e condanna per l’imprenditore

Nel Salento, una vicenda complessa e di notevole impatto economico ha portato alla confisca di ingenti somme di denaro e alla condanna definitiva di un imprenditore agricolo, accusato di una sofisticata frode ai danni dello Stato.

L’indagine, protrattasi per anni, ha rivelato un sistema fraudolento orchestrato tra il 2013 e il 2022, con la dichiarazione fittizia di oltre mille duecento posizioni lavorative, mai esistite in realtà.
L’inganno mirava a sottrarre risorse pubbliche destinate a prestazioni sociali cruciali per i lavoratori agricoli, come indennità di disoccupazione, assegni di maternità e sussidi per malattia.
L’Inps, in buona fede, ha riconosciuto e corrisposto prestazioni per un valore complessivo di circa sei milioni e duecento mila euro, di cui oltre cinque milioni e quattrocento mila erano già stati erogati.

La portata della frode, oltre al danno economico diretto, incideva sulla credibilità del sistema di welfare e sulla fiducia dei contribuenti.
L’intervento della Guardia di Finanza di Lecce, in coordinamento con la Procura della Repubblica, ha portato all’emissione di un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di Lecce, mirato a recuperare i beni derivanti da attività illecite.
L’operazione di confisca, quantificata in circa sei milioni di euro, rappresenta un segnale forte contro i tentativi di elusione fiscale e di appropriazione indebita di risorse pubbliche.

Parallelamente all’esecuzione della confisca, l’imprenditore, già condannato in via definitiva per truffa aggravata, aveva precedentemente subito una misura cautelare degli arresti domiciliari, a testimonianza della gravità dei fatti contestati.
Un aspetto significativo dell’indagine è stato il tempestivo blocco, da parte dei finanzieri, di ulteriori 800.000 euro, destinati a essere erogati ai presunti lavoratori agricoli fittizi, impedendo così l’ulteriore perpetuazione del raggiro.
Questa vicenda solleva interrogativi cruciali sull’efficacia dei controlli e sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto a fenomeni di frode nel settore agricolo, garantendo la corretta destinazione delle risorse pubbliche e tutelando i lavoratori onesti che operano nel rispetto delle normative.
La vicenda testimonia la crescente sofisticazione delle tecniche fraudolente e la necessità di una risposta investigativa sempre più incisiva e coordinata.

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