Il San Paolo Dolphin Refuge, una pietra miliare per la conservazione dei cetacei nel Mediterraneo, ha recentemente concluso le sue opere marine, segnando un nuovo capitolo nella tutela e nel benessere di questi intelligenti animali.
Situato in un’area di sette ettari protetta dall’isolotto di San Paolo, la più piccola delle Cheradi, il centro rappresenta un’innovativa risposta alla crescente preoccupazione etica riguardo alla vita dei delfini provenienti da delfinari e acquari.
Questa struttura, un vero e proprio “giardino zoologico” in evoluzione, è il risultato di una visione coraggiosa e di un investimento significativo, stimato in circa due milioni di euro, finanziato dalla Fondazione con il Sud e promosso dall’ente di ricerca Jonian Dolphin Conservation. La sua missione trascende il semplice rifugio: si propone di offrire una seconda possibilità, una vita più dignitosa e rispettosa, a delfini nati o cresciuti in cattività, spesso in condizioni inadeguate.
La struttura, attualmente in fase di completamento, ospita una vasta vasca principale di 1600 metri quadrati, un’area dedicata alla control room all’interno di Palazzo Amati, una base operativa per l’intera struttura.
Oltre al supporto economico, la Fondazione con il Sud assicura un supporto continuo, un decennale, che mira a garantire la sostenibilità ambientale ed economica del progetto.
Si prevede l’arrivo dei primi ospiti nel to, mentre la struttura è progettata per ospitare fino a 17 esemplari.
La, è, con la prima fase e la e, attraverso un laboratorio galleggiante, di una, che speranza, legalmente, un’aspettativa di, una.
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