mercoledì 3 Settembre 2025
25 C
Comune di Bari

Sanitaservice Foggia: Assunzioni sospette e infiltrazioni mafiose

Un’ombra grave si addensa sulla Sanitaservice, società in house dell’ASL Foggia, innescando un’indagine che potrebbe avere ripercussioni a livello regionale e nazionale.

Al centro della vicenda, assunzioni sospette di personale ausiliario e autisti-soccorritori, impiegati in un settore cruciale come l’emergenza urgenza, con contratti a tempo determinato di breve durata.

La questione, sollevata con forza dal deputato Giandonato La Salandra, è stata immediatamente rimessa al vaglio della Commissione Antimafia, segnando una escalation nell’attenzione mediatica e istituzionale.
Le accuse, formulate dal parlamentare di Fratelli d’Italia, sono di natura allarmante: si tratterebbe di familiari stretti di presunti esponenti della criminalità organizzata locale, inclusa la sorella di un boss legato alla tragica strage di San Marco in Lamis e di altre figure con legami radicati nelle famiglie mafiose di Foggia, come i Francavilla e i Lanza.
Queste assunzioni, secondo La Salandra, si inseriscono in un quadro di gestione opaca e irresponsabile del servizio 118, che ha portato a conseguenze fatali, come il decesso di una cittadina di Vieste, a cui sarebbe stata negata una tempestiva assistenza che avrebbe potuto salvarle la vita.

Su quest’ultimo episodio, il deputato ha già presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero della Salute.
La Salandra ha formalmente richiesto l’audizione in Commissione Antimafia dei vertici di Sanitaservice, dell’ASL Foggia e dell’Assessore Regionale alla Sanità, al fine di fare luce sulle dinamiche che hanno portato a questa situazione e accertare eventuali responsabilità.
La Direzione Generale dell’ASL Foggia, a voce del dottor Antonio Nigri, ha tentato di stemperare la gravità delle accuse, sottolineando che i presunti interessati non avrebbero alcun rapporto diretto né con Sanitaservice né con l’ASL stessa.

Secondo Nigri, la selezione del personale è stata esternalizzata a Randstad Italia spa, una primaria società internazionale di somministrazione di lavoro, che si è occupata delle contrattualizzazioni.

L’organizzazione sindacale avrebbe prontamente segnalato le incongruenze, innescando l’obbligo di acquisizione del casellario giudiziale e dei carichi pendenti.

La società, inizialmente, ha motivato la mancata osservanza di tale obbligo con riferimenti a lacune normative, suscitando un’ulteriore richiesta di acquisizione di autocertificazioni e certificati relativi a tutti gli assunti.

I primi trenta documenti acquisiti avrebbero già rivelato irregolarità, portando all’immediata sospensione dei rapporti di lavoro.

La vicenda solleva interrogativi profondi sulla trasparenza dei processi di selezione del personale nelle aziende sanitarie, sulla vigilanza dei controlli e sulla possibilità che la criminalità organizzata possa infiltrarsi nel settore pubblico, compromettendo la sicurezza e la salute dei cittadini.
L’indagine in corso mira ad accertare la verità, punire i responsabili e rafforzare i meccanismi di controllo per prevenire che simili episodi si ripetano in futuro.
Il ruolo della società di somministrazione di lavoro e la sua responsabilità nell’esecuzione delle procedure di selezione sono elementi cruciali per comprendere appieno la complessità di questa delicata situazione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -