martedì 2 Settembre 2025
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Comune di Bari

Sfruttamento Agricolo: Carabinieri Scoprono Condizioni Inaccettabili

L’ennesimo campanello d’allarme risuona nel nord barese, dove i carabinieri, nel corso di un’intensificata attività di contrasto al caporalato e alla criminalità etica legata allo sfruttamento lavorativo, hanno fatto luce su condizioni di lavoro inaccettabili e diffuse violazioni delle normative sulla sicurezza.

L’operazione, condotta congiuntamente dai comandi provinciali di Barletta-Andria-Trani, dal nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bari e dallo squadrone eliportato Cacciatori di Puglia, ha evidenziato una drammatica realtà: un sistema di sfruttamento radicato in alcune imprese agricole, alimentato dalla precarietà e dalla vulnerabilità dei lavoratori.

Due aziende di San Ferdinando di Puglia sono state oggetto di sanzioni pecuniarie, per un ammontare complessivo di quasi 45.000 euro, a testimonianza della gravità delle irregolarità riscontrate.

La prima impresa è stata colta a impiegare 13 lavoratori privi di qualsiasi forma di contratto, relegandoli in una condizione di totale precarietà e privandoli dei diritti fondamentali garantiti dalla legge.

L’assenza di contratti significava assenza di tutele, di accesso alla previdenza sociale, di protezione in caso di infortuni o malattie.
La seconda azienda, invece, ha visto il suo titolare segnalato all’autorità giudiziaria di Foggia per una serie di violazioni che configurano gravi responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro.
Oltre alla presenza di un lavoratore irregolare, i controlli hanno rilevato la completa assenza di programmi di formazione del personale, un requisito imprescindibile per garantire la sicurezza degli operatori e prevenire infortuni.

La mancanza di formazione non è solo una trasgressione normativa, ma un elemento che mette direttamente a rischio l’incolumità fisica dei lavoratori, esponendoli a pericoli evitabili.
Questa vicenda non è un episodio isolato, ma il sintomo di un problema strutturale che affligge il settore agricolo in alcune aree del paese.
Il caporalato, spesso alimentato da dinamiche di criminalità organizzata, sfrutta la disperazione di migranti e persone in condizioni di fragilità economica, offrendo salari bassissimi e condizioni di lavoro degradanti.
La connivenza tra imprenditori senza scrupoli e intermediari senza scrupoli crea un circolo vizioso di sfruttamento e illegalità.

L’azione dei carabinieri, e in generale delle forze dell’ordine, rappresenta un tassello fondamentale nella lotta a questo fenomeno, ma è necessario un impegno più ampio e coordinato.

Servono politiche di sostegno al reddito per i lavoratori più vulnerabili, campagne di sensibilizzazione per i consumatori, controlli più frequenti e mirati, e soprattutto, un cambiamento culturale che riconosca il valore del lavoro dignitoso e la necessità di tutelare i diritti di tutti.

La sicurezza sul lavoro non è un optional, ma un diritto inviolabile, e la sua violazione non può essere tollerata.

La dignità del lavoro e la tutela della persona umana devono essere al centro di ogni azione e decisione.

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