martedì 29 Luglio 2025
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Sigarette false: Scoperta a Foggia un’industria da 120 milioni

L’azione mirata dei Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, coordinata dalla Procura Europea (Eppo) – Ufficio di Palermo, ha smascherato un sofisticato e ramificato sistema di produzione e distribuzione illegale di tabacchi lavorati, colpendo duramente un’organizzazione criminale transnazionale.

L’operazione, sviluppatasi tra Foggia e Bari, ha portato alla scoperta di un’industria di contraffazione sigaretta a Stornara (Foggia), un vero e proprio laboratorio chimico-industriale dedicato alla produzione su larga scala di tabacchi di contrabbando.
L’impianto, sviluppato su una superficie di oltre 3.
000 metri quadrati, disposto su due livelli, compreso un seminterrato, esibiva una tecnologia all’avanguardia, paragonabile a quella di stabilimenti produttivi legittimi.

L’investimento stimato per la realizzazione dell’infrastruttura e l’acquisizione delle attrezzature specialistiche si attesta a 1,3 milioni di euro, una cifra che testimonia l’ingente capitale economico impiegato nell’attività illecita.
La capacità produttiva dell’impianto era di circa due milioni di sigarette al giorno, una quantità significativa in grado di saturare il mercato nero e generare profitti illeciti considerevoli.

L’ispezione ha rivelato un vasto assortimento di materiali e prodotti finiti: 45 bancali di sigarette pronte per la distribuzione, equivalenti a circa 13 tonnellate di prodotto finito, enormi quantità di precursori chimici necessari per la lavorazione del tabacco, 165 sacche contenenti tabacco triturato e materiale di imballaggio recante marchi di note aziende produttrici (Marlboro, Chesterfield), in un tentativo evidente di mascherare l’origine contraffatta del prodotto.
La presenza di dieci individui di nazionalità ucraina e bulgara, alloggiati in condizioni precarie, suggerisce una struttura organizzata e gerarchica, con una manodopera specializzata impiegata in un contesto di sfruttamento lavorativo.
I soggetti sono stati denunciati per reati di detenzione illecita di tabacchi lavorati, contraffazione di marchi e, presumibilmente, associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e all’evasione contributiva.
L’operazione si è estesa anche ad Andria, dove è stato scoperto un ulteriore stabilimento collegato alla stessa rete logistica, con il sequestro di ulteriori materiali destinati alla produzione illegale.

La ricostruzione della filiera di approvvigionamento, partita da sequestri precedenti effettuati a Palermo, ha permesso ai Finanzieri di tracciare le connessioni tra i diversi anelli della catena criminale.

L’immissione sul mercato delle sigarette prodotte avrebbe causato un grave danno all’erario, con una perdita stimata di 3,2 milioni di euro in accise e IVA non versate.
Il profitto illecito generato quotidianamente dall’impianto ammontava a 350.

000 euro, traducendosi in un guadagno annuale superiore a 120 milioni di euro e un danno alle finanze pubbliche di circa 80 milioni di euro.

Questo evento sottolinea l’importanza di una lotta coordinata e transfrontaliera contro i traffici illeciti, evidenziando le complesse dinamiche economiche e criminali che si celano dietro la contraffazione di prodotti accise.

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