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giovedì 20 Novembre 2025

Smantellata banda di rapinatori ATM: 4 arresti e 3 in segnalazione.

Un’operazione congiunta dei Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso, coordinata dalla Procura della Repubblica di Larino, ha smantellato un’organizzazione criminale transregionale specializzata in attacchi a bancomat, con ramificazioni in quattro province del Sud Italia: Campobasso, Foggia, Potenza e Avellino.

L’inchiesta, denominata “Marmotta” per la peculiare metodologia impiegata, ha portato all’arresto di quattro individui gravati da precedenti penali, tutti originari della provincia di Foggia, e alla segnalazione a piede libero di ulteriori tre complici.
La tecnica, meticolosamente pianificata, consisteva in un’iniziale operazione di “ricognizione” attraverso un prelievo simulato di una piccola somma, spesso venti euro, per attivare il meccanismo di apertura del bancomat.

Successivamente, sfruttando l’accesso così ottenuto, veniva introdotto e posizionato un ordigno esplosivo, innescato con una miccia, finalizzato al saccheggio del contante.

La capacità investigativa dei Carabinieri è stata cruciale nell’individuazione della base operativa della banda, situata nella zona di Orta Nova, e nella localizzazione di uno dei veicoli utilizzati per la commissione dei furti, grazie all’analisi delle carte di credito impiegate nelle operazioni preliminari.

L’indagine, innescata da un assalto ad uno sportello bancomat a San Martino in Pensilis nel mese di aprile 2024, ha permesso di ricostruire la struttura interna del sodalizio criminale, rivelando una gerarchia ben definita e la presenza di competenze specialistiche in materia di esplosivi.

L’utilizzo di autoveicoli di grossa cilindrata, rubati e provvisti di targhe alterate, testimonia l’accuratezza nella pianificazione dei colpi, volta ad eludere le attività di controllo delle forze dell’ordine.
Il bottino complessivo accumulato dalla banda, frutto di undici attacchi eseguiti con successo e di altrettanti tentativi falliti, ammonta a circa duecentomila euro.

Un errore nel calcolo della quantità di esplosivo utilizzato in uno dei colpi ha causato ferite gravi a tre dei malviventi, evidenziando i rischi connessi a questa pericolosa attività.

L’accusa principale formulata nei confronti dei membri dell’organizzazione è quella di associazione a delinquere aggravata dall’uso di esplosivo, finalizzata alla commissione di furti in danno di istituti di credito, realizzata con l’utilizzo di un ordigno artigianale contenente polvere pirica.

Durante la conferenza stampa tenutasi presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, alla presenza del Comandante Provinciale Luigi Di Santo, della Procuratrice della Repubblica Elvira Antonelli e del Sostituto Procuratore Marianna Meo, collegati in videoconferenza, sono stati forniti i dettagli dell’operazione, sottolineando l’importanza della cooperazione tra le diverse articolazioni delle forze dell’ordine e della magistratura per contrastare efficacemente il fenomeno della criminalità organizzata.
L’inchiesta “Marmotta” rappresenta un significativo successo nella lotta alla criminalità predatoria e dimostra l’impegno costante delle istituzioni nel garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.

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