sabato 20 Settembre 2025
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Comune di Bari

Taranto in Piazza per Gaza: Sit-in, Presidi e un Grido di Pace

Un’onda di protesta si è levata a Taranto, culminando in un sit-in pacifico di fronte al Palazzo di Città, nel giorno dedicato alla mobilitazione nazionale della CGIL per Gaza.
L’escalation del conflitto, con l’intervento militare israeliano e le conseguenti perdite di vite civili, ha scatenato un’ondata di sdegno e preoccupazione, portando lavoratrici e lavoratori a scendere in piazza per esprimere la propria solidarietà al popolo palestinese e rivendicare un immediato cessate il fuoco.

Il sindacato CGIL, in una nota, ha sottolineato la necessità di trasformare la rabbia in azione concreta, denunciando le proporzioni del disastro umanitario e auspicando un’azione diplomatica urgente per porre fine al ciclo di violenza.

L’azione di protesta non si è limitata al sit-in serale.

In mattinata, un presidio con distribuzione di volantini è stato organizzato dalle sigle SLC, Nidil e Filcams CGIL, concentrandosi sulle sedi delle aziende del distretto delle telecomunicazioni nel quartiere Paolo VI, un’area cruciale per l’economia locale, per simboleggiare l’impegno del mondo del lavoro nella causa della pace.
Parallelamente, si è tenuta un’assemblea congiunta delle sigle SLC e Filt presso la sede centrale delle Poste, coinvolgendo direttamente i dipendenti e stimolando il dibattito sulle implicazioni globali del conflitto e sulle possibili vie d’uscita.
L’obiettivo era quello di coniugare la mobilitazione sindacale con la tutela dei diritti dei lavoratori, riconoscendo la complessità della situazione e la necessità di trovare soluzioni sostenibili.

Un gesto simbolico particolarmente significativo ha visto l’adesione di diverse scuole cittadine all’appello del sindacato.
Alle ore 10:30, in punto, la campanella ha squillato ininterrottamente per tre minuti, un suono vibrante che ha riempito le aule e le strade, un grido corale di speranza e di rifiuto della guerra, espresso dai più giovani, portatori di un futuro che non può essere contaminato dalla violenza.

Questa iniziativa, oltre a rappresentare un monito alla comunità internazionale, ha rappresentato un’occasione per sensibilizzare le nuove generazioni e promuovere valori di dialogo, tolleranza e rispetto reciproco.

Il sit-in, il presidio, l’assemblea e il suono delle campanelle hanno rappresentato quindi momenti di un’unica, forte, azione di protesta che ha espresso la voce di una comunità profondamente preoccupata per il destino del popolo palestinese e determinata a perseguire la via della pace.

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