mercoledì 24 Settembre 2025
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Tarantо, onorati i deportati nei campi nazisti.

Nel cuore di Taranto, il Salone di Rappresentanza della Prefettura ha ospitato un momento di profonda riflessione e commemorazione: la celebrazione della Giornata Nazionale degli Internati nei Campi di Concentramento Nazisti, una ricorrenza sancita dalla legge 6 del 2025 e che mira a restituire dignità e visibilità a un capitolo oscuro e spesso marginalizzato della storia italiana.
Ventisei Medaglie d’onore alla memoria, attribuite dal Presidente della Repubblica, sono state solennemente conferite alle memorie di altrettanti cittadini tarantini, vittime innocenti del regime nazista, costretti a condizioni disumane di lavoro forzato all’interno dei campi di concentramento.
La cerimonia, intrisa di commozione e rispetto, ha visto la partecipazione di una vasta rappresentanza istituzionale: autorità civili e militari, esponenti del mondo religioso, delegazioni di associazioni combattentistiche, e un coro di giovani studenti del Conservatorio Paisiello, la cui interpretazione musicale, comprendente l’iconica colonna sonora di “Schindler’s List”, ha amplificato l’impatto emotivo dell’evento.

Il Prefetto di Taranto, Paola Dessì, nel suo discorso, ha rivolto un sentito abbraccio ai familiari degli insigniti, sottolineando che questa Giornata non è un mero atto formale, ma un’imperativa occasione per edificare una memoria condivisa, un tessuto connettivo di coscienza civile fondato sui principi cardine della democrazia: libertà, giustizia, e la ferma opposizione ad ogni forma di oppressione e discriminazione.

L’istituzione di questa giornata vuole altresì contrastare la risalita di pericolosi revisionismi storici e di ideologie che negano o minimizzano le atrocità del nazismo, promuovendo un’educazione alla memoria che sappia trasmettere alle nuove generazioni la gravità delle conseguenze dell’odio e dell’intolleranza.

Tra i destinatari del riconoscimento, una figura particolarmente significativa: Damiano Pecoraro, padre del sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, il quale ha ricevuto la medaglia in suo nome.

La storia di Damiano Pecoraro, deportato a Bonn in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943 e successivamente rimpatriato, incarna la sofferenza e la resilienza di molti italiani costretti a subire le conseguenze brutali della guerra.
Il suo percorso, e quello di tutti gli insigniti, rappresenta un monito severo contro l’oblio e un invito costante a vigilare sulla fragilità dei valori democratici.

La presenza del sindaco di Manduria, in rappresentanza della famiglia, ha accentuato il legame tra la storia individuale e la memoria collettiva, sottolineando come la rievocazione di questi eventi sia fondamentale per la costruzione di una coscienza civica responsabile e consapevole.
La giornata è stata altresì occasione per ripercorrere le vicende storiche che portarono all’internamento di italiani in Germania, spesso legati a presunti atti di sabotaggio o a semplici sospetti politici, evidenziando la precarietà dello stato di diritto in tempo di guerra.

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