Teresa Carugno, un nome che incarna la resilienza e la memoria di un’epoca, ha celebrato il centesimo sesto compleanno.
Nata il 2 dicembre 1919 a Capracotta, un gioiello incastonato nel cuore del Molise, la sua esistenza si dipana come un affresco di cambiamenti sociali e storici che hanno profondamente segnato l’Italia.
Trasferitasi nel 1943 a San Severo, in provincia di Foggia, Teresa ha contribuito a tessere il tessuto sociale di questa comunità pugliese, radicandosi profondamente nel territorio.
Vedova da alcuni anni, Teresa ha allevato tre figli, Elisabetta, Nicola e Lucio, diventando nonna e, successivamente, bisnonna, ampliando il cerchio del suo affetto e del suo ruolo nella famiglia.
La sua vita è una testimonianza di dedizione, sacrificio e della forza intrinseca che anima le donne che hanno attraversato il Novecento, un secolo segnato da guerre, ricostruzioni e trasformazioni radicali.
Attualmente ospite della casa di riposo “Concetta Masselli” a San Severo, Teresa ha ricevuto un caloroso omaggio da parte dell’amministrazione comunale e dell’intera città.
La sindaca Lidya Colangelo, affiancata dall’assessore Raffaele Bentivoglio e dal consigliere Massimo Tavaglione, ha voluto rendere omaggio a questa figura esemplare, simbolo di longevità e di legame con le tradizioni del passato.
L’assegnazione di una targa al merito, unitamente a un bouquet floreale, rappresenta un riconoscimento tangibile della gratitudine della comunità verso una donna che ha contribuito, con la sua vita, a costruire un patrimonio di valori e di esperienze.
La celebrazione, animata da canti e dalla condivisione di una torta, ha rappresentato un momento di gioia e di condivisione, un’occasione per rinsaldare i legami tra le generazioni e per celebrare la ricchezza del vissuto di una donna che ha attraversato un secolo di storia.
La figura di Teresa Carugno si configura non solo come un caso eccezionale di longevità, ma anche come un’opportunità per riflettere sul valore della memoria collettiva e sull’importanza di custodire le storie di coloro che ci hanno preceduto, custodi di un sapere prezioso che continua a illuminare il nostro presente.






