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mercoledì 29 Ottobre 2025

Tragedia a Ostuni: Intossicazione da Funghi Costa la Vita

La comunità di Ostuni, in provincia di Brindisi, è stata scossa da un tragico episodio che solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza alimentare e la conoscenza delle risorse naturali locali.

Un’anziana donna, ottantenne, ha perso la vita nelle scorse ore a seguito di un’intossicazione da funghi selvatici, consumati circa una settimana fa.

La figlia, presente durante il pasto e convivente con la madre, ha manifestato sintomi analoghi, seppur in forma meno grave, e si trova attualmente sotto stretto controllo medico da parte dell’ASL di Brindisi, con un monitoraggio costante delle sue condizioni cliniche.
L’episodio mette in luce la pericolosità di una pratica, quella della raccolta e del consumo di funghi di bosco, spesso radicata nelle tradizioni locali, ma che richiede una profonda competenza micologica.

La raccolta indiscriminata e l’identificazione errata di specie fungine possono avere conseguenze devastanti, come dimostra, purtroppo, questo caso.
Secondo le ricostruzioni, l’anziana donna, dopo aver ingerito i funghi, ha inizialmente minimizzato il proprio malessere, optando per una gestione domestica dei sintomi.
Successivamente, in seguito al peggioramento delle condizioni, si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni, dove ha ricevuto le prime cure.

La decisione di interrompere il percorso ospedaliero e tornare a casa ha avuto esiti fatali, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla gravità delle intossicazioni alimentari.

Le autorità sanitarie, in collaborazione con esperti micologi, stanno ora conducendo indagini approfondite per determinare la specie fungina responsabile dell’intossicazione.

L’analisi tossicologica dei funghi recuperati, presumibilmente raccolti dalla stessa anziana, sarà determinante per identificare i composti tossici coinvolti e comprendere la potenziale pericolosità della specie.
Questo tragico evento rappresenta un campanello d’allarme per l’intera comunità, sottolineando l’importanza di promuovere una cultura della sicurezza alimentare, con particolare attenzione alla formazione sulla corretta identificazione dei funghi di bosco.
L’ASL di Brindisi, in collaborazione con le associazioni micologiche locali, è chiamata a intensificare le attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alla popolazione, al fine di prevenire il ripetersi di simili tragedie.
Si auspica inoltre una maggiore regolamentazione della raccolta dei funghi, con l’introduzione di controlli più stringenti e la promozione di pratiche sostenibili che tutelino la biodiversità e la salute pubblica.

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