Una tragedia ha scosso la stazione ferroviaria di Trani questa mattina, quando un uomo di 52 anni ha perso la vita, travolto da un treno merci operato da una società terza rispetto a Ferrovie dello Stato.
L’episodio, avvenuto in un orario di punta per il traffico ferroviario, ha immediatamente generato una complessa emergenza operativa e un impatto significativo sulla mobilità ferroviaria regionale e nazionale.
Le indagini preliminari, condotte dalle autorità competenti, non escludono al momento la possibilità di un gesto volontario, sebbene l’esatta dinamica dell’accaduto rimanga ancora da chiarire completamente.
La scena, descritta come particolarmente drammatica, ha richiesto l’intervento di numerose squadre di soccorso e forze dell’ordine, che hanno operato con tempestività per gestire l’emergenza e avviare le necessarie verifiche.
L’incidente ha comportato un’interruzione immediata della circolazione ferroviaria, con conseguenti pesanti ripercussioni sulla programmazione dei treni in transito.
Per consentire le operazioni di recupero e la rimozione del treno coinvolto, la circolazione è stata ripristinata su un solo binario a partire dalle ore 12:55.
Per mitigare il disagio dei passeggeri, Trenitalia ha implementato un piano di assistenza che include l’attivazione di corse sostitutive con autobus tra le stazioni di Barletta e Giovinazzo e tra Bari e Foggia.
Si segnalano inoltre ritardi potenzialmente significativi per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali, con tempi di percorrenza che potrebbero superare i 90 minuti.
Ulteriori limitazioni di percorso e possibili cancellazioni sono previste per i treni Intercity e Regionali, come comunicato ufficialmente dalla compagnia ferroviaria attraverso il proprio sito web.
La vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza ferroviaria, sulla regolamentazione del traffico merci sulle linee a traffico misto e sulla necessità di implementare misure preventive per evitare simili tragedie.
L’accaduto, oltre al dolore per la perdita di una vita, pone l’attenzione sulla vulnerabilità delle persone presenti in prossimità dei binari e sulla complessità della gestione di un sistema di trasporto ferroviario ad alta capacità, esposto a rischi di diversa natura.
Le indagini proseguono per ricostruire l’esatta sequenza degli eventi e chiarire le responsabilità.