La sanità pugliese si conferma all’avanguardia nel campo dei trapianti, con una settimana di intensa attività che ha visto il Policlinico di Bari e l’intera rete trapiantologica regionale protagoniisti di un’operazione complessa e salvifica. Tra lunedì e sabato, sono stati eseguiti 15 trapianti, un dato che testimonia l’efficienza e la capacità di risposta dell’apparato trapiantologico pugliese, in grado di rispondere con tempestività e professionalità alle urgenze dei pazienti in lista d’attesa.I trapianti effettuati comprendono sette reni, di cui uno proveniente da un donatore vivente – gesto altruistico che permette di accelerare i tempi e migliorare le prospettive di sopravvivenza del ricevente – quattro fegati e quattro cuori, uno dei quali in combinazione con un rene, un’operazione particolarmente delicata che richiede una pianificazione meticolosa e una squadra medica altamente specializzata.L’impegno profuso ha coinvolto non solo il Policlinico di Bari, ma anche la rete trapiantologica regionale, estendendosi a Foggia e Monopoli, e ha visto una preziosa collaborazione con centri di eccellenza a livello nazionale, come le rianimazioni di Siracusa, Milano e Roma. Questa sinergia, cruciale per la gestione delle donazioni e l’organizzazione logistica, permette di massimizzare le opportunità di trapianto e di offrire ai pazienti le migliori cure possibili.Il bilancio dei primi cinque mesi dell’anno è estremamente positivo: 126 trapianti eseguiti (117 a Bari e nove a Foggia), un dato che supera significativamente i risultati dell’anno precedente e che proietta la Puglia verso un nuovo record. Questa performance eccezionale è il risultato di un sistema di donazione che si basa su diverse modalità: donazioni post-mortem a cuore fermo, donazioni a cuore battente – che consentono di preservare meglio la funzionalità degli organi – e la straordinaria generosità di donatori viventi.Il coordinatore trapianti Loreto Gesualdo sottolinea l’importanza di una complessa e articolata rete organizzativa, un meccanismo che deve funzionare con precisione millimetrica per garantire la tempestività e la sicurezza delle operazioni. Ogni fase, dalla dichiarazione di morte cerebrale alla conservazione degli organi, dal trasporto alla preparazione del ricevente, richiede un’organizzazione impeccabile e un team di professionisti altamente qualificati.Questa intensa attività trapiantologica non solo rappresenta una vittoria scientifica e medica, ma anche un atto di speranza e di umanità, un gesto che regala una nuova vita a 15 pazienti e alle loro famiglie, testimoniando l’impegno costante della sanità pugliese verso l’innovazione e la cura del prossimo. Il successo di questa operazione sottolinea il valore cruciale della sensibilizzazione sulla donazione di organi e tessuti, un gesto che può cambiare radicalmente il destino di chi attende un trapianto.
Trapianti in Puglia: una settimana record, 15 vite salvate.
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