lunedì 6 Ottobre 2025
14.5 C
Comune di Bari

Truffa ad Castellaneta: Maresciallo finto e gioielli rubati

Un sofisticato schema di truffa, perpetrato con l’abile manipolazione psicologica e la creazione di un’illusione di autorità, ha colpito una donna a Castellaneta, in provincia di Taranto, culminando in un arresto e nell’identificazione di complici.
L’evento, che trascende la semplice rapina aggravata, evidenzia la crescente raffinatezza delle tecniche di frode utilizzate per sfruttare la vulnerabilità delle vittime e la fiducia riposta nelle istituzioni.
La dinamica dell’inganno si è sviluppata attraverso una telefonata ingannevole, in cui un individuo si è presentato come maresciallo dei Carabinieri, tessendo una narrazione plausibile incentrata su una presunta emergenza legata a un furto e all’auto di un parente.

Questo espediente, volto a disarmare la vittima e a creare un senso di urgenza, le ha indotto a fornire dettagli preziosi relativi ai gioielli di famiglia, elementi cruciali per la successiva fase dell’operazione.
La messa in scena ha poi previsto l’arrivo a domicilio di un giovane, che si è qualificato come funzionario incaricato di effettuare verifiche.

Questo elemento, apparentemente in linea con la precedente comunicazione, ha permesso all’aggressore di accedere all’abitazione e di sferrare il colpo finale, impossessandosi di gioielli di notevole valore economico – stimato in 25.000 euro – e causandone conseguenti traumi fisici e psicologici alla vittima.
La fuga, realizzata a bordo di un veicolo di lusso, mirava a ostacolare le indagini e a garantire l’impunità dei responsabili.

L’efficacia dell’intervento dei Carabinieri, guidati dalla Compagnia di Castellaneta, ha permesso di svelare la struttura complessa di questa truffa.

La tempestività nell’acquisizione e tracciamento della targa del veicolo noleggiato, in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile di Sala Consilina e la Polizia Stradale, ha portato all’intercettazione e al blocco dell’auto sull’A2 del Mediterraneo, nei pressi di Sicignano degli Alburni.

Questo successo investigativo dimostra l’importanza della cooperazione interistituzionale nella lotta contro la criminalità organizzata e l’adozione di strategie investigative mirate.

L’arresto del 20enne, identificato come l’esecutore materiale della rapina, e la denuncia a piede libero di due complici, hanno permesso di disarticolare una rete criminale specializzata in truffe di questo genere.
Il ritrovamento dei gioielli in possesso di uno dei complici ha garantito la loro restituzione alla legittima proprietaria, alleviando in parte il danno subito.

La vittima, soccorsa e trasportata all’ospedale San Pio di Castellaneta, ha riportato lievi lesioni, che testimoniano la violenza e lo stress emotivo a cui è stata sottoposta.

L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla necessità di rafforzare la sensibilizzazione della popolazione nei confronti di queste tecniche di inganno, promuovendo una maggiore vigilanza e la verifica delle identità di chi si presenta come rappresentante delle forze dell’ordine.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -