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martedì 21 Ottobre 2025

Uni Bari incassa 143 milioni dal PNRR: un impulso alla ricerca nazionale.

L’Università degli Studi Aldo Moro di Bari si conferma fulcro di un significativo impulso allo sviluppo scientifico e tecnologico nazionale, avendo incassato un finanziamento complessivo di oltre 143 milioni di euro derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Questo ingente apporto economico si articola in una pluralità di iniziative, che spaziano dalla creazione e potenziamento di centri di ricerca di rilevanza nazionale a partenariati estesi, testimoniando l’impegno dell’ateneo nel contribuire attivamente agli obiettivi strategici del Paese.
Il Rettore Roberto Bellotti, durante l’evento ‘L’ultimo miglio del Pnrr’, ha sottolineato come l’istituzione stia gestendo con rigore e proattività ogni fase progettuale, attraverso un’unità di monitoraggio operativa e dedicata, che assicura un controllo costante e tempestivo sull’andamento delle attività.
La fiducia nelle prospettive future si fonda su una solida base di lavoro e una visione chiara degli obiettivi da raggiungere.
Nonostante l’ottimismo generale, Bellotti ha evidenziato una criticità strutturale che affligge l’intero sistema universitario italiano: la difficoltà di realizzare interventi infrastrutturali.
La progettazione e la costruzione di nuove strutture didattiche, laboratori all’avanguardia e spazi di ricerca, richiedono una tempistica complessa, che si estende complessivamente su un arco di tre anni.

Questa sfida, intrinsecamente legata a processi burocratici e alla necessità di coordinare diverse figure professionali, rappresenta un nodo cruciale per l’efficacia dell’implementazione del PNRR.
Il Rettore ha inoltre enfatizzato l’eccezionale portata dei finanziamenti PNRR per la ricerca, definendoli i più consistenti dal secondo dopoguerra.
Tale iniezione di risorse ha generato effetti positivi di vasta portata, non solo potenziando le capacità di ricerca dell’ateneo, ma anche aprendo nuove opportunità di reclutamento di personale qualificato, seppur con contratti a tempo determinato, e permettendo la realizzazione di infrastrutture di ricerca di livello internazionale.
Questa circostanza ha creato un’onda positiva che si riflette sulla qualità dell’offerta formativa e sulla competitività dell’ateneo a livello globale.

Il focus attuale è rivolto alla corretta e trasparente rendicontazione delle spese sostenute, un aspetto fondamentale per garantire la continuità dei finanziamenti e la fiducia dei finanziatori.

Tuttavia, la vera sfida futura si prospetta al di là del 2026: assicurare che i benefici derivanti da questi investimenti persistano nel tempo, consolidando le nuove strutture, i laboratori e le competenze acquisite, a vantaggio degli studenti, del corpo docente e dell’intera comunità accademica, creando un’eredità duratura e significativa per il futuro del Paese.
La capacità di trasformare questa opportunità in un motore di crescita sostenibile rappresenta la vera scommessa per l’Università Aldo Moro e per l’intero sistema di istruzione superiore italiano.

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