L’Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) dell’Ospedale Perrino di Brindisi riapre le sue porte a neonati prematuri ancora più piccoli, segnando un significativo passo avanti nell’offerta di cure per la comunità locale.
Da oggi, l’UTIN potrà accogliere e assistere bambini nati dalla 32esima settimana di gestazione, un’inversione di rotta rispetto alla precedente limitazione alla 34esima, in vigore dal luglio del 2023.
Questa decisione, annunciata nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Mondiale della Prematurità, riflette un impegno concreto verso la tutela della salute infantile e una risposta diretta alle necessità del territorio.
La sospensione temporanea dei ricoveri per neonati sottosviluppati sotto le 34 settimane era stata resa necessaria da una cronica carenza di personale medico, un problema strutturale che ha messo a dura prova la tenuta del sistema sanitario locale.
La riorganizzazione interna del reparto, guidata dalla nuova direzione della dottoressa Danila Lestingi, e una rinnovata attenzione alla gestione delle risorse umane hanno permesso di superare questo ostacolo, aprendo la strada a un’assistenza più ampia e specializzata.
“Questo è un risultato che ci riempie di orgoglio,” afferma Maurizio De Nuccio, Direttore Generale dell’ASL di Brindisi.
“Voglio esprimere la mia più sentita gratitudine alla dottoressa Lestingi e a tutto il team dell’UTIN, la cui dedizione e umanità sono fondamentali per garantire il benessere di questi bambini così vulnerabili.
Dimostriamo così che, nonostante le difficoltà strutturali che affliggono il nostro sistema sanitario, l’ASL di Brindisi è determinata a fornire servizi sicuri ed efficienti, rispondendo ai bisogni primari dei cittadini.
“La direttrice Lestingi, a sua volta, sottolinea l’importanza del sostegno ricevuto dalla direzione generale e condivide la visione di un reparto UTIN autonomo e in grado di gestire la patologia neonatale nella sua interezza.
“Abbiamo sempre creduto nel potenziale del nostro team e nell’importanza di garantire un servizio di eccellenza per i neonati prematuri.
Il nostro obiettivo futuro è ambizioso: raggiungere la possibilità di assistere neonati dalla 30esima settimana di gestazione, sempre con gradualità e mantenendo standard elevati di sicurezza e qualità.
”Questo intervento non è solo un miglioramento immediato nell’assistenza ai neonati prematuri, ma rappresenta anche un segnale di speranza e di resilienza per il sistema sanitario locale, un impegno a superare le criticità e a investire nel futuro della salute infantile, offrendo alla comunità un servizio essenziale e altamente specializzato.
La sfida futura, tuttavia, rimane quella di consolidare le risorse e di prevenire il ripetersi di situazioni di carenza di personale che possano compromettere la continuità dell’assistenza.








