L’episodio verificatosi al parco naturale Punta del Serrone, con la distruzione di una consistente porzione di staccionata realizzata con materiali riciclati, rappresenta ben più di un semplice atto vandalico.
Si tratta di un fenomeno allarmante, una ferita inferta non solo al patrimonio pubblico, ma al tessuto connettivo della comunità brindisina, erodendo la fiducia dei cittadini e proiettando un’immagine di fragilità urbana.
L’incendio, verificatosi in un contesto già segnato da eventi distruttivi ripetuti lungo la costa, solleva interrogativi profondi sulla sicurezza, la sorveglianza e le dinamiche sottostanti a queste azioni.
La ricostruzione della sequenza degli eventi – un primo tentativo alle 22 del giorno di Natale, fallito per le condizioni meteorologiche, e un secondo, successivo, dopo la mezzanotte – rivela una premeditazione e una determinazione che trascendono la mera irresponsabilità giovanile.
Non si può ignorare l’impatto psicologico di tali atti sulla percezione della città.
Un territorio costantemente esposto a danneggiamenti deliberati rischia di perdere attrattiva turistica e di compromettere il senso di appartenenza dei suoi abitanti.
La visione di un parco naturale, un potenziale motore di sviluppo economico e di fruizione collettiva, ridotto a un cumulo di macerie, è un monito severo.
L’affermazione del Sindaco, Pino Marchionna, sull’esistenza di un “interesse particolare” che agisce dietro queste azioni, benché non definibile con certezza, introduce un elemento di complessità che impone un’indagine approfondita.
Potrebbero essere in gioco interessi economici, rivalità locali, o dinamiche criminali che mirano a destabilizzare il territorio.
È imperativo che le forze dell’ordine intensifichino la sorveglianza, adottino strategie di prevenzione mirate e conducano indagini scrupolose per identificare i responsabili e svelare le motivazioni che li spingono a danneggiare il patrimonio pubblico.
Parallelamente, è necessario un impegno collettivo da parte della comunità, attraverso la promozione di iniziative di sensibilizzazione, la valorizzazione del territorio e la riaffermazione dei valori della legalità e del rispetto.
La ricostruzione della staccionata è solo il primo passo; la vera sfida è ricostruire la fiducia e ripristinare il senso di sicurezza e di cura per la propria città.
La costa brindisina, con il suo potenziale turistico, non può essere vittima silente di un’erosione continua, ma deve tornare ad essere simbolo di bellezza, accoglienza e prosperità.






