Un’improvvisa e violenta esplosione di suoni, un crescendo di urla soffocate e l’istintivo timore di un atto terroristico hanno scosso la tranquillità di una giornata di festa nazionale a Venezia. Enrico Ramoni, rinomato cardiochirurgo perugino, e la moglie Patrizia Renna, perfusionista esperta, in vacanza con i figli, si sono trovati catapultati in una scena di caos e dolore, per poi scoprire che l’origine del panico era un albero secolare, abbattuto da una folata di vento, che aveva travolto un gruppo di turisti.In un primo momento, l’incertezza ha dominato la situazione, ma l’istinto di soccorso, radicato nell’esperienza professionale della coppia, si è immediatamente attivato. Ramoni e Renna, senza esitazione, si sono lanciati in aiuto dei feriti, offrendo il primo e fondamentale supporto in attesa dell’arrivo dei soccorsi formali. La donna versava in condizioni apparentemente più critiche, immobile e con segni preoccupanti che suggerivano un arresto respiratorio. La rapida valutazione delle condizioni generali, seguita dalla verifica della vitalità grazie al dispositivo indossabile di Renna, ha permesso di avviare tempestivamente le manovre di rianimazione. La stabilizzazione dei parametri vitali, pressione e saturazione di ossigeno, è stata cruciale e ha anticipato l’intervento dei professionisti del 118.La prontezza dei vigili del fuoco, giunti dal mare con mezzi d’intervento, e la tempestività del personale del 118 hanno contribuito a gestire l’emergenza, ma il contributo di Ramoni e Renna, con le loro competenze specialistiche, si è rivelato determinante per la stabilizzazione della paziente più grave. Quest’ultima presentava fratture costali e pneumotorace, lesioni che, se non affrontate rapidamente, avrebbero potuto avere conseguenze fatali. La collaborazione tra Ramoni, con la sua esperienza chirurgica, e il personale medico del 118, ha permesso di prepararla al trasferimento d’urgenza in ospedale.La figura di Patrizia Renna assume un significato particolare in un contesto come quello veneziano. La sua profonda conoscenza della circolazione extracorporea, acquisita negli anni trascorsi in sala operatoria, si è rivelata un elemento prezioso per comprendere la fisiopatologia del trauma e orientare le azioni di stabilizzazione. Originaria di Lecce, ha dedicato anni di attività professionale a Perugia, maturando un’esperienza significativa nel campo della perfusionistica. Enrico Ramoni, cardiochirurgo di 50 anni, attualmente attivo presso Villa Torri Hospital a Bologna, ha espresso la speranza di ricevere aggiornamenti positivi sulle condizioni della paziente soccorsa e degli altri feriti, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e della rapida risposta dei soccorsi. L’episodio ha evidenziato come la formazione medica, unita all’istinto umano, possa fare la differenza in situazioni di emergenza, offrendo una speranza concreta di salvezza in un contesto di paura e incertezza.
Venezia, paura e soccorso: un albero abbatte il panico, un medico salva una vita.
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