Nel cuore del Gargano, a Vieste, il Faro di Sant’Eufemia si erge a suggestiva cornice per la seconda tappa del Marina Militare Nastro Rosa Tour, un evento che celebra la cultura del mare e l’eccellenza italiana. Questa location privilegiata non è casuale, ma si inserisce all’interno di un progetto ambizioso e innovativo: “Valore Paese Italia-Fari”. L’iniziativa, lanciata nel 2015, mira a restituire dignità e nuova linfa vitale a una rete di fari dislocati lungo le coste italiane, spesso simboli di solitudine e abbandono, trasformandoli in opportunità di sviluppo sostenibile e valorizzazione del patrimonio culturale.Il progetto “Valore Paese Italia-Fari” è un esempio emblematico di come la riqualificazione di infrastrutture storiche possa diventare motore di un turismo responsabile. L’approccio prevede un intervento delicato e mirato, volto a preservare l’integrità architettonica e paesaggistica dei fari, convertendoli in strutture ricettive di charme, immersi in contesti costieri di inestimabile bellezza, ma anche particolarmente vulnerabili agli impatti ambientali e antropici. L’obiettivo è coniugare l’accoglienza turistica con la salvaguardia dell’ecosistema, promuovendo un modello di sviluppo turistico che rispetti i ritmi della natura e le esigenze delle comunità locali.Il Nastro Rosa Tour, un’affascinante traversata a vela che da Venezia a Genova, in un percorso di oltre 400 miglia nautiche, incrocia le più iconiche località costiere italiane, incarna questi principi. La prima tappa, recentemente conclusa a Cattolica, ha inaugurato ufficialmente il viaggio. La tappa di Vieste, che si protrarrà fino a lunedì, offre un’occasione unica per approfondire il tema della sostenibilità, la conoscenza del mare e la riscoperta del patrimonio costiero italiano.Oltre alla componente turistica, il progetto “Valore Paese Italia-Fari” aspira a stimolare la ricerca scientifica e la sensibilizzazione ambientale. I fari riqualificati diventano veri e propri osservatori ambientali, in grado di monitorare le condizioni del mare e di raccogliere dati preziosi per la protezione della biodiversità marina. Il Nastro Rosa Tour, con la sua forte componente educativa e di divulgazione, contribuisce a diffondere una cultura del mare consapevole e responsabile, promuovendo un turismo che non solo offre esperienze indimenticabili, ma anche contribuisce attivamente alla tutela dell’ambiente marino. La scelta del Faro di Sant’Eufemia come tappa intermedia testimonia l’impegno verso una visione olistica, che integra la valorizzazione del paesaggio, la promozione del turismo sostenibile e la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale.