Questa mattina, il Comando Provinciale di Foggia dei Vigili del Fuoco ha visto la mobilitazione unitaria di tutte le sigle sindacali, un segnale forte e inequivocabile di profonda crisi sistemica.
La protesta, manifestatasi con una delegazione in attesa di audizione presso la Prefettura, esprime un disagio che affonda le radici in carenze strutturali che compromettono la sicurezza del personale e la capacità di risposta alle emergenze.
L’analisi del coordinatore regionale della Funzione Pubblica CGIL, Tobia Morelli, dipinge un quadro allarmante: un organico di 350 unità, distribuito tra la sede centrale di Foggia e i distaccamenti di Cerignola, Manfredonia, San Severo, Vico del Gargano, San Giovanni Rotondo, Lucera e Deliceto, risulta drasticamente insufficiente per garantire un servizio adeguato alla popolazione.
La mancanza di oltre cento unità rappresenta un deficit che si traduce in un carico di lavoro insostenibile per chi è in servizio.
La carenza di personale è amplificata da una vetustà del parco mezzi che ne limita significativamente l’efficacia operativa.
L’obsolescenza degli equipaggiamenti, unita all’aumento esponenziale degli interventi, ha creato una situazione di emergenza che richiede un intervento immediato e risolutivo.
Morelli evidenzia come, con l’impennata delle temperature estive e l’incremento degli incendi, gli interventi siano triplicati, mettendo a dura prova la resilienza del personale.
Questa escalation di emergenze non è un fenomeno isolato, ma il sintomo di una sottovalutazione cronica delle esigenze del corpo dei Vigili del Fuoco.
La mobilitazione sindacale non è quindi un semplice dissenso, ma una richiesta urgente di riconoscimento del valore strategico del servizio di Protezione Civile e della necessità di investimenti mirati.
L’auspicio è che l’incontro con il Prefetto possa rappresentare un punto di svolta, un’occasione per sensibilizzare il Governo centrale e le istituzioni locali sulla necessità di un piano organico di riqualificazione e potenziamento del corpo dei Vigili del Fuoco.
La determinazione dei sindacati è chiara: la vertenza proseguirà “ad oltranza” fino a quando non saranno garantite risposte concrete e durature, in grado di assicurare la sicurezza del personale e la capacità di fornire ai cittadini soccorsi tempestivi ed efficienti, un diritto fondamentale che non può essere compromesso.
La sicurezza dei Vigili del Fuoco, infatti, è intrinsecamente legata alla sicurezza della comunità.