“Cancellare?” – un’indagine artistica sulla violenza digitale e la fragilità identitariaUn’esposizione corale, nata dall’ingegno e dalla sensibilità di giovani artisti, irrompe nel dibattito culturale di Bari, offrendo una lente d’ingrandimento sui fenomeni della revenge porn, delle violenze di genere, e del bullismo tra pari. “Cancellare?”, il nome della mostra, è un interrogativo aperto, un invito a riflettere sulla responsabilità digitale e sulla necessità di coltivare un’educazione affettiva profonda e consapevole.Il progetto, frutto di un laboratorio di design sostenibile promosso dall’IISS Marconi, vede protagonisti gli studenti dell’indirizzo grafica e comunicazione, che hanno trasformato la loro creatività in uno strumento di denuncia e di sensibilizzazione. L’iniziativa, presentata dalla commissione Culture, politiche giovanili ed educative del Comune, guidata dalla presidente Francesca Bottalico, si pone come obiettivo primario non solo l’emersgere di queste problematiche, ma soprattutto la promozione di un nuovo paradigma relazionale, fondato sul rispetto, sul consenso informato e sulla cura delle emozioni.I dieci manifesti che compongono la mostra non sono semplici opere d’arte, ma veri e propri messaggi codificati, capaci di veicolare complessità emotive e sociali con un impatto visivo potente. L’arte, in questa ottica, non è un mero orpello estetico, ma un catalizzatore di discussioni, un antidoto contro la passività e la normalizzazione di comportamenti dannosi. I dati parlano chiaro: il diffondersi incontrollato di immagini intime senza consenso, il revenge porn, è un’emergenza che affligge la nostra società, con percentuali allarmanti che coinvolgono anche i minori. A Bari, solo nell’ultimo anno si sono registrati 124 casi, un numero che evidenzia una frattura etica e una carenza di competenze digitali che richiedono interventi urgenti e coordinati. La mostra, che inaugurerà presso l’istituto Marconi e poi itinererà per la città, biblioteche e musei, offre una prospettiva inedita. Le studentesse coinvolte nel progetto sottolineano come il revenge porn non sia solo una violazione della privacy, ma un vero e proprio furto d’identità, un’aggressione che deforma la percezione che la vittima ha di sé e la riduce a un’immagine online distorta e priva di contesto. L’eco dei commenti ricevuti dalle vittime, spesso crudeli e superficiali, rivela una pericolosa tendenza a giudicare senza empatia, senza considerare le conseguenze psicologiche devastanti che questi atti possono provocare.”Cancellare?” non è solo una mostra, ma un invito a costruire una cultura digitale più responsabile, un luogo in cui il rispetto dell’altro, la cura delle relazioni e la consapevolezza delle proprie azioni siano valori imprescindibili. È un appello alle nuove generazioni, affinché diventino protagoniste attive nella costruzione di un futuro più giusto e inclusivo. È un’occasione per riflettere, per educare, per agire.