La recente scoperta di tre olivi contagiati dalla *Xylella fastidiosa* sottospecie *pauca* genotipo St53 a Conversano, in provincia di Bari, ha innescato un intervento mirato alla salvaguardia del patrimonio arboreo pugliese. In seguito alla determinazione dell’Osservatorio fitosanitario regionale, si è reso necessario un piano di eradicazione delle piante infette, evitando, però, l’espianto indiscriminato di altre essenze.L’intervento, come comunicato da Coldiretti Puglia, si concentra sull’eliminazione degli alberi compromessi, ma esclude l’espianto preventivo di piante di agrumi, pesco, albicocco e susino, considerate resistenti alla specifica variante della *Xylella* che ha colpito l’area. Questa decisione, apparentemente tecnica, riflette una comprensione sempre più approfondita della complessità biologica della malattia e delle sue interazioni con diverse specie arboree.La *Xylella fastidiosa*, un batterio trasmesso da insetti vettori, rappresenta una delle più gravi emergenze fitosanitarie che abbiano colpito l’agricoltura italiana. L’impatto economico e sociale della sua diffusione in Puglia, iniziata in modo drammatico nell’ottobre del 2013, è stato catastrofico. Si stima che l’area infetta si estenda per circa ottomila chilometri quadrati, con danni quantificati in quasi tre miliardi di euro. Questi costi non si limitano alla perdita di produzione di olio extravergine d’oliva, ma comprendono anche conseguenze rilevanti per il settore turistico, il paesaggio e l’identità culturale del territorio.La situazione evidenzia la necessità di un approccio integrato nella gestione della *Xylella*, che combini misure repressive immediate, come l’eradicazione delle piante infette, con strategie di prevenzione a lungo termine. Queste ultime includono il monitoraggio costante delle aree a rischio, la ricerca di varietà resistenti, l’implementazione di pratiche agricole sostenibili e lo studio approfondito dei meccanismi di trasmissione del batterio. La resilienza del sistema agricolo pugliese dipende dalla capacità di innovare e adattarsi a questa sfida fitosanitaria, garantendo la protezione del patrimonio arboreo e la continuità delle attività produttive. L’esperienza pugliese offre un monito per altre regioni e paesi vulnerabili, sottolineando l’importanza di una vigilanza costante e di una cooperazione internazionale nella lotta contro le malattie delle piante.
Xylella a Conversano: Intervento mirato per salvare gli ulivi pugliesi
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