sabato 20 Settembre 2025
23.5 C
Comune di Bari

Brignano e i 7 Re: un’utopia di pace ispirata a Numa Pompilio

L’auspicio di un mondo governato da figure simili a Numa Pompilio, anziché da spiriti bellicosi come Tullo Ostilio o dalla tirannia di Tarquinio il Superbo, rivela un’aspirazione profonda: la ricerca di una leadership improntata alla saggezza, alla contemplazione e alla preservazione della vita.

Enrico Brignano, riproponendo con successo “I 7 Re di Roma” al Teatro Sistina e in un tour nazionale, articola questo desiderio attraverso la lente della storia romana, offrendo una riflessione acuta sulla natura del potere e sulla sua possibile redenzione.
L’interpretazione di Brignano non si limita a una semplice preferenza storica.

Numa Pompilio, il re pacifico, rappresenta un ideale di leadership in netta contrapposizione alla furia distruttiva di Tullo Ostilio, un sovrano la cui eredità è costellata di conflitti e spargimenti di sangue.

La figura di Numa, convinto a rivestire la corona nonostante la sua età e la sua innata propensione alla quiete, incarna la capacità di elevarsi al di sopra delle ambizioni guerrafondaie, dedicandosi alla costruzione di un regno fondato sulla giustizia, sulla religione e sulla promozione del sapere.

L’episodio del tempio di Giano Bifronte, custodione della guerra e della pace, sottolinea la filosofia di Numa: un sovrano che, anziché presiedere all’inizio delle battaglie, impone la permanenza del dio nel suo ruolo di custode, auspicando un’era di stabilità e prosperità.
Questa scelta, apparentemente minore, simboleggia un profondo cambiamento di paradigma, un passaggio dalla logica della conquista alla logica della contemplazione, dall’azione violenta all’istruzione e all’indottrinamento, non inteso come manipolazione, ma come trasmissione di valori positivi e costruttivi.
Il successo del tour e della riproposta teatrale, con oltre 130.000 biglietti venduti e un percorso attraverso importanti città italiane come Trieste, Bologna, Bari, Torino, testimonia l’eco che queste riflessioni trovano nel pubblico contemporaneo.
La commedia musicale, arricchita dalla partitura suggestiva di Nicola Piovani e dal genio interpretativo di Gigi Proietti, offre non solo intrattenimento, ma anche un’occasione per interrogarsi sulla natura umana, sul ruolo del leader e sulla possibilità di costruire un futuro più pacifico e armonioso, ispirandosi, forse, a quel re anziano e saggio che preferì la ninfa Egeria alla gloria della battaglia.

La ripresa dell’opera rappresenta un ritorno a un ideale di leadership che, sebbene radicato nel passato, risuona con forza nel presente, offrendo una luce di speranza in un mondo spesso tormentato da conflitti e incertezze.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -