Il Premio Caravella del Mediterraneo, prestigiosa riconoscenza assegnata nell’ambito del Festival Giornalisti del Mediterraneo, celebra la XVII edizione con un omaggio a figure esemplari che incarnano l’impegno civile, la difesa della libertà di espressione e la promozione dei diritti umani. L’appuntamento, in programma a Otranto dal 3 al 6 settembre, proietterà i riflettori su cinque personalità di spicco, ognuna con un percorso distintivo ma accomunata dalla ferma adesione a valori fondanti la convivenza democratica.A ricevere il premio Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, testimone diretto delle complesse dinamiche che plasmano la regione mediorientale, porta con sé una storia di resilienza e dialogo interreligioso. Nello Scavo, inviato speciale di Avvenire, incarna l’archeologia del presente, svelandone le ferite e le speranze. Silvia De Santis, giornalista d’inchiesta di Carta Bianca, illumina con la sua indagine l’ombra dei poteri occulti e delle ingiustizie sociali. Francesco Neri, Vescovo di Otranto, eleva la voce della fede al servizio del bene comune, unendo impegno pastorale e responsabilità civile. Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, incarna una prospettiva critica e analitica nel panorama dell’informazione politica.Il Festival Giornalisti del Mediterraneo, un punto di riferimento imprescindibile nel dibattito culturale nazionale e internazionale, si conferma luogo d’incontro tra professionisti dell’informazione, studiosi, istituzioni e cittadini. L’edizione 2025, come le precedenti, si propone di affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, da quelle che lacerano il tessuto geopolitico globale – con un focus particolare sulle tragedie di Gaza e Ucraina, sulle tensioni che investono Iran e Russia – a quelle che minacciano l’integrità dell’ambiente e la coesione sociale. L’esplorazione della *Blue Economy* e dei suoi impatti, l’analisi delle cause e delle conseguenze dei femminicidi e del suicidio giovanile, la salvaguardia del patrimonio costiero e la promozione della parità di genere si affiancano all’indagine sulla libertà di stampa e alla denuncia della censura, strumenti perverso utilizzati dai regimi autoritari.Otranto, porta d’Oriente e sentinella dell’Occidente, incarna un ruolo storico di crocevia culturale, un ponte ideale tra mondi diversi. Come sottolinea il sindaco Francesco Bruni, il territorio ospita il Festival con la consapevolezza del suo valore simbolico. La manifestazione, nata dall’iniziativa di Tommaso Forte, Leda Cesari e Rosaria Bianco, si fa interprete della voce di coloro che, quotidianamente, rischiano la propria incolumità per portare alla luce la verità. I giornalisti non sono meri cronisti, ma custodi della memoria collettiva, sentinelle della libertà e stimoli per un progresso civile fondato sul rispetto dei diritti fondamentali. Il loro ruolo trascende la semplice narrazione degli eventi; essi sono la coscienza critica che anima la società e il baluardo contro ogni forma di oppressione.
Caravella del Mediterraneo: Cinque voci per la libertà e i diritti umani.
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