La XXII edizione della Festa di Cinema del Reale si configura come un esperimento audace, un’immersione notturna nel cuore del documentario che si dispiegherà nelle suggestività del Castello Volante di Corigliano d’Otranto.
Il taglio del nastro, previsto per il 19 luglio, segna l’inizio di una celebrazione che si protrae fino all’alba, un viaggio cinematografico che trascende i confini del tradizionale festival, abbracciando l’imprevisto e l’improvvisazione come elementi costitutivi dell’esperienza.
Due scenari a cielo aperto, terrazze panoramiche che incorniciano la notte salentina, ospiteranno una rigorosa selezione di opere significative provenienti da circuiti e archivi internazionali, testimonianza della vitalità del cinema del reale.
La prima terrazza si configura come un palcoscenico per il dialogo tra autori e pubblico, offrendo l’opportunità di incontrare figure chiave del panorama documentaristico contemporaneo.
Si potrà conoscere Roland Sejko, regista albanese, con l’anteprima pugliese del suo film ‘Acqua, porta via tutto’, un’opera che indaga la complessa relazione tra uomo e ambiente, arricchita dalle musiche evocative di Teho Teardo.
Al suo fianco, la regista Isabella Mari e l’attrice Marina Rippa presenteranno ‘Si dice di me’, un documentario toccante che esplora il potere trasformativo del teatro come strumento di riscatto sociale per donne che vivono in contesti urbani marginali.
La programmazione vedrà inoltre la proiezione di ‘Man Number 4’, acclamato cortometraggio della regista britannica Miranda Pennell, e del documentario ‘Il cielo sopra Brindisi’, realizzato nell’ambito di un’iniziativa nazionale volta a integrare il cinema come strumento didattico nelle scuole.
Ad arricchire l’esperienza, performance musicali dal vivo con la partecipazione di Admir Shkurtaj e Giovanni Martella.
La seconda terrazza, in collaborazione con ‘Cine?’, si dedica all’esplorazione di territori cinematografici sperimentali, offrendo uno sguardo approfondito sulla figura di Chris Marker, maestro del cinema d’autore e testimone privilegiato del suo tempo.
Un omaggio a Marker si integrerà con la presentazione di cortometraggi selezionati dal Premio Zavattini, archiviando voci e immagini del movimento operaio, e corti provenienti dall’Almanacco Home Movies, custode della memoria familiare.
A completare il quadro, una sonorizzazione in diretta con musiche originali composte da Albis Umbra, che intesserà nuove trame sonore intorno alle immagini proiettate.
L’edizione 2024, come nelle passate edizioni, non si limita alla sola proiezione di film.
Un ricco ecosistema culturale si sviluppa attorno alla programmazione cinematografica, con performance musicali dal vivo, installazioni artistiche, performance artistiche, aperitivi musicali, dj set e le attività del “libero cantiere”, un laboratorio aperto alla sperimentazione e all’innovazione.
La Festa si configura così come un crocevia di linguaggi e culture, un luogo di incontro e di scambio, un’esperienza immersiva che invita a riflettere sul reale e sul suo rappresentarsi cinematografico.