Domenica 13 luglio, il Mon Reve Ecogreen Resort di Taranto si trasformerà in un palcoscenico per un evento unico: “Cosa direbbe Lucio?”, un tributo inedito che celebra l’eredità artistica e la complessa personalità di Lucio Dalla.

Più di un semplice concerto, si preannuncia un’immersione emotiva nel mondo di un cantautore che ha saputo plasmare la musica italiana con la forza dirompente della sua originalità.

Al centro dell’esperienza, Renzo Rubino, pianista di straordinaria sensibilità, offrirà una rilettura intima e profonda dei classici di Dalla.
Da “Futura”, inno alla speranza e al futuro, a “La casa in riva al mare”, poesia malinconica sulla memoria e il tempo che scorre, passando per l’omaggio struggente al tenore siciliano in “Caruso” e l’ammonimento acuto di “Attenti al lupo”, ogni nota sarà intrisa di rispetto e di un’interpretazione personale che ne esalta la bellezza intrinseca.
L’Orchestra Giovanile della Valle d’Itria, sotto la direzione magistrale del Maestro Antonio Palazzo, offrirà un supporto sonoro di grande impatto, arricchendo le composizioni con arrangiamenti raffinati, capaci di dialogare con il linguaggio contemporaneo senza tradire l’anima originaria delle opere.
Questi arrangiamenti non si limitano a un mero accompagnamento, ma costituiscono un vero e proprio dialogo con le composizioni di Dalla, svelando nuove sfumature e prospettive.

A fare da filo conduttore tra i brani, Gino Castaldo, figura storica del giornalismo musicale italiano e voce autorevole di Rai Radio 2, guiderà il pubblico in un percorso narrativo affascinante.

Attingendo a piene mani dal libro “Lucio Dalla” scritto con Ernesto Assante, Castaldo condividerà aneddoti inediti, rivelazioni sorprendenti e interpretazioni profonde delle liriche dell’artista.
Questo storytelling non è una semplice cronologia di eventi, ma una chiave di lettura per comprendere la visione artistica e la sensibilità umana di un uomo che ha sempre rifiutato le convenzioni, esprimendo la sua voce con autenticità e coraggio.

Saranno esplorate le influenze letterarie, le passioni e le contraddizioni che hanno caratterizzato la sua vita e che si riflettono nella sua musica.

“Cosa direbbe Lucio?” non è solo un omaggio al talento musicale, ma anche una riflessione sulla sua eredità culturale e sulla sua capacità di interpellare generazioni.
L’evento, che avrà poi un’importante replica il 21 luglio al Castello Sforzesco di Milano, si propone di riaccendere l’attenzione sul valore dell’arte come strumento di conoscenza e di crescita personale, invitando il pubblico a riscoprire un artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana.