La riscoperta di un tesoro librario, giunto a Matera dopo un viaggio anacronistico attraverso il tempo e lo spazio, offre uno sguardo inedito sulla vita e il pensiero di Nicola Festa, eminente grecista lucano (1866-1940). Una mostra, aperta dal 30 maggio al 27 giugno presso la Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani, curata con rigore scientifico da Nunzio Bianchi, Paola Monno e Carmelo Nicolò Benvenuto, offre finalmente alla Basilicata l’opportunità di ammirare una collezione di volumi che, per decenni, ha trovato rifugio nel patrimonio librario dell’Università di Bari.L’iniziativa, frutto di una collaborazione virtuosa tra il Dipartimento per l’Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale dell’Università degli Studi della Basilicata e il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, non si limita a una mera esposizione di oggetti. Si configura, piuttosto, come un percorso narrativo, un’immersione in un intreccio di storie personali e intellettuali che si celano dietro le copertine dei volumi. Il titolo stesso, “La biblioteca ritrovata. I libri di Nicola Festa e altre storie di libri in mostra,” suggerisce una dimensione che va oltre la semplice elencazione di titoli: si tratta di ricostruire un percorso, un ritorno alle origini.I volumi in mostra, più che semplici libri, sono testimonianze silenziose di una vita dedicata allo studio della Grecia antica e del suo lascito culturale. Essi rappresentano un anello di congiunzione tra il passato e il presente, tra la Basilicata e il mondo accademico barese. Attraverso questi libri, possiamo intravedere il panorama intellettuale dell’epoca, le relazioni che Nicola Festa ha coltivato con altri studiosi, le sue passioni, le sue influenze. La mostra si propone di svelare il valore di una biblioteca personale come microcosmo di un universo culturale, un archivio di esperienze e di scambi. Ogni volume racchiude al suo interno una rete di connessioni, un dialogo con autori e pensatori che hanno contribuito a plasmare la visione del mondo di Nicola Festa. La sua collezione, ora restituita alla comunità lucana, offre un’occasione unica per comprendere meglio la sua figura di studioso e intellettuale, e per apprezzare il ruolo fondamentale che la cultura e la conoscenza hanno svolto nella sua vita e nel suo lavoro. È un viaggio nel tempo, un’esplorazione di identità, un omaggio a un uomo e al suo legame profondo con la terra natale.
Nicola Festa: Ritorna alla luce una biblioteca dimenticata.
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