lunedì 18 Agosto 2025
28.3 C
Comune di Bari

Orsara di Puglia: Rievocazione storica tra Aragona e Calatrava

Un’onda di storia e tradizione ha travolto Orsara di Puglia, piccolo gioiello incastonato tra la Daunia e l’Irpinia, con una rievocazione storica di straordinaria ricchezza e complessità.
Il corteo dei Cavalieri e Monaci di Calatrava, un evento che si rinnova annualmente, quest’anno ha superato ogni aspettativa, coinvolgendo oltre duecento figuranti – un mosaico di bambini, donne e uomini di ogni età – e un coro vibrante di musicisti e sbandieratori.

L’evento non è una semplice ricostruzione folkloristica, ma una profonda immersione in un capitolo cruciale della storia locale, intrecciato con le dinamiche politiche e religiose del Regno di Aragona e dell’Europa medievale.

La presenza dell’Ordine Militare di Calatrava ad Orsara affonda le sue radici nel XIII secolo, un periodo di intense trasformazioni che videro la nascita di nuovi ordini religiosi-militari e l’espansione dei domini aragonesi.
La storia di questo legame è complessa e affascinante.
L’Ordine di Calatrava, nato in Spagna per contrastare l’avanzata islamica nella penisola iberica, venne chiamato a intervenire nell’area di Orsara su richiesta della potente regina Teresa di León, madre di Sancha e Dulce, figure chiave nella politica del tempo.

La regina, consapevole delle turbolenze e delle debolezze che affliggevano l’Abbazia di Sant’Angelo, scelse i Calatrava per il loro rigore spirituale, la loro abilità militare e la loro capacità di ripristinare ordine e prosperità.

Il 1229 segna un punto di svolta: l’arrivo dei monaci e cavalieri dalla regione della Castilla-Léon non fu solo un trasferimento di potere religioso, ma un intervento strategico volto a consolidare l’influenza aragonese e a proteggere il territorio da potenziali minacce.

I Calatrava, guerrieri e uomini di fede, assunsero il compito di vigilare sulla regione, riorganizzare l’economia dell’abbazia e promuovere la rinascita spirituale della comunità locale.

La loro presenza, durata circa ottant’anni, lasciò un’impronta indelebile nel tessuto sociale e culturale di Orsara, manifestandosi non solo nella ristrutturazione dell’abbazia ma anche nella trasmissione di conoscenze e competenze che contribuirono a plasmare l’identità del borgo.
La rievocazione storica, con i suoi abiti d’epoca meticolosamente ricostruiti e le armi scintillanti, offre un’occasione unica per comprendere la complessità di questo rapporto, intrecciando il bagliore della fede cristiana con la potenza del regno aragonese e ripercorrendo le orme di un’epoca cruciale per la storia di Orsara e del suo territorio.
Il momento cruciale in cui l’infante Juan d’Aragona acquisì la proprietà dell’Abbazia, evento che sancì ulteriormente il legame tra la famiglia reale aragonese e l’istituzione religiosa, venne riproposto con dovizia di particolari, testimoniando l’importanza strategica e simbolica dell’abbazia nel panorama politico dell’epoca.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -